Incontro preparatorio per la Giornata della Cittadinanza Attiva a Forum PA

Cittadini e amministratori insieme per un dialogo aperto sulla (e con la) cittadinanza attiva

L’incontro ha portato alla predisposizione di un documento condiviso che è stato oggetto di analisi e spunto di riflessione nell’incontro sulla cittadinanza attiva, organizzato il giorno seguente da Forum PA, al quale Labsus ha portato il suo contributo con il Presidente Gregorio Arena invitato a concludere il dibattito.

Buone pratiche di cittadinanza attiva

L’incontro è cominciato con un breve intervento di Dario Carrera, fondatore di The Hub Roma, che ha presentato la serata. I lavori sono stati aperti da Gianni Dominici, dal 21 Direttore Generale di Forum PA, che ha parlato di innovazione sociale e cittadinanza attiva operando un collegamento tra questi due temi attraverso il concetto di sussidiarietà  orizzontale e citando gli studi del prof. Arena sul tema dell’amministrazione condivisa.

Prima dell’illustrazione delle best practices in tema di cittadinanza attiva, Damien Lanfrey (esperto in e-government, innovation policy ed ex-consigliere del Ministro Profumo) ha accompagnato la presentazione dei casi con alcuni spunti di riflessione che lui stesso ha sintetizzato in quattro ” massime ” :

-la partecipazione è la prima forma di azione collettiva;  

-la trasparenza non è trasparenza se resta fine a sè stessa;

-la comunicazione della PA deve essere predisposta con metodo e contestualizzata alle caratteristiche di ogni singola organizzazione;

-è necessario che la partecipazione diventi motore di cambiamento sociale.

 

A seguire sono intervenuti gli ospiti della serata attraverso la presentazione di esempi di cittadinanza attiva:

Per il tema fruizione dello spazio pubblico ha preso la parola una rappresentante del Comitato di quartiere Toripignattura che ha raccontato l’esperienza di Alice nel Paese della Marranella unitamente all’ appello che il termine ” cittadinanza attiva ” non diventi sinonimo di ” cittadinanza sostituiva ” .  

Per la questione del benessere di comunità  Cittadinanza Attiva ha illustrato un progetto sull’umanizzazione dei servizi sanitari, finanziato dal Ministero della salute.

In relazione al tema dell’educazione civica e della cittadinanza digitale è intervenuto un rappresentante del centro anziani Castro Pretorio Sallustiani di Roma che oltre al tema dell’inclusione sociale e del digital divide, direttamente connesse con le attività  del centro, ha sollevato una critica personale sulla crisi di de-responsabilizzazione di cui la PA soffrirebbe. La cura per questo declino sta nella partecipazione dei cittadini, capace di risvegliare il desiderio di ” accountability ” degli amministratori.

E’ poi intervenuto sull’argomento del crowd funding Luca Bazzoli, presidente di Sensacional, che ha indicato i tratti di questo innovativo modello di raccolta fondi, in linea con i temi trattati nel corso della serata (attivazione, collettività , azione dal basso).

 

Labsus ed il “progetto Bologna”

 

La parola è passata a Fabrizio Rostelli, caporedattore centrale di Labsus, che ha illustrato le motivazioni e gli obiettivi del progetto “Città  come bene comune” portato avanti a Bologna in collaborazione con l’amministrazione comunale ed il Centro   Antartide e con il sostegno della Fondazione del Monte. Da giugno 212 Labsus sta sperimentando sul campo il modello dell’amministrazione condivisa, con l’obiettivo di scrivere il primo manuale dell’amministrazione condivisa.

Rostelli ha spiegato che: “Al momento stiamo lavorando su due fronti: sulle strutture dell’amministrazione comunale per rendere organigrammi, procedure e regolamenti idonei al coinvolgimento dei cittadini e dall’altro con la sperimentazione operativa di esperienze di gestione partecipata di spazi comuni verdi o urbani in tre luoghi di Bologna con il coinvolgimento di gruppi di cittadini attivi”.

Il progetto prevede infatti la realizzazione di tre laboratori: tre aree urbane in cui sperimentare forme strutturate di collaborazione tra amministrazione e cittadini nella cura degli spazi pubblici. L’individuazione delle aree, dei soggetti da coinvolgere, delle azioni di cura da condividere, nonché la risoluzione delle varie questioni giuridiche, relazionali e di comunicazione che la sperimentazione farà  emergere, costituiscono la preziosa materia da cui trarre gli spunti necessari per costruire le regole dell’amministrazione condivisa.

 

Tavoli di dibattito

 

La parola è passata poi ad un rappresentante del circolo Legambiente Mondi Possibili che ha parlato del dilagare recente delle esperienze degli ” Orti Sociali Urbani ” e della creazione di varie mappature che seguono queste vicende tramite piattaforme on-line.

L’ultimo intervento ha visto protagonista il tema dell’open government, brevemente trattato da un’esponente di Open Polis. Si è precisato, riprendendo le parole iniziali di Damien Lanfrey, che la trasparenza fine a se stessa non è trasparenza e che quindi le PA devono sforzarsi di migliorare, oltre che sotto il profilo dell’ ” apertura ” al cittadino, anche rispetto al tema della partecipazione e della collaborazione con questi (gli altri due pilastri dell’open government).

L’incontro si è concluso con l’invito ai presenti (esperti e non) a recarsi al tavolo di dibattito in cui si stava trattando il tema scelto all’apertura, (ossia una tra le sette questioni trattate dagli ospiti attraverso la presentazione delle best prcatices). La formula destrutturata della discussione ha favorito la formulazione di vari documenti condivisi che sono poi stati illustrati alla giornata della cittadinanza attiva organizzata nell’ambito del Forum PA.