Arti e teatri in rete: una cartografia dell ' Italia che torna in scena

Un viaggio raccontato dai protagonisti delle occupazioni di Teatri abbandonati

La coraggiosa imprudenza narrata nelle storie contenute nell’e-book curato e realizzato dalla redazione di Lavoro Culturale, non è quella di persone che non sapevano dove andare o cosa fare, ma è l’imprudenza di chi vuole provare a ricostruire diritto e istituzioni dal basso per poter tracciare una rotta diversa, una rotta comune e condivisa tra Stato-comunità  e Stato-apparato. L’imprudenza, come virtù politica, capace di illuminare un percorso di ripensamento della democrazia, basata su un diverso modo di intendere la funzione sociale dei beni pubblici e privati, ma anche su un diverso modo di intendere la cittadinanza che diventa un diritto vivo, fondato sulle pratiche sociali di cura condivisa dei beni comuni attraverso l’azione diretta, la cooperazione, la reciprocità , il mutuo soccorso, l’uguaglianza, il dialogo con la comunità  e le istituzioni.  

#imprudenze213: libro e spettacolo

L’e-book Com’è bella l’imprudenza” pubblicato nel 212 continua la sua storia e il suo viaggio, trasformandosi in spettacolo che darà  voce, occhi e suoni a queste pratiche ed esperienze. In scena ci sarà  lo spettacolo “Non leggete i libri, fateveli raccontare” tratto dall’opera di Luciano Bianciardi e riadattato da Angelo Romagnoli, e sarà  seguito da un nuovo reportage curato da Silvia Jop, e dal racconto fotografico di Pietro Pasquetti.

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