Paradossalmente sembra che la crisi economica abbia inciso positivamente sul modo di viaggiare, quanto meno per coloro che al turismo “mordi e fuggi” prediligono scoprire il vero valore di una località turistica, ricercando il piacere attraverso attività rispettose dell’ambiente. Sempre più diffuso, infatti, è lo “slow tourism“, letteralmente “turismo lento”, ossia un modo di fare turismo nel rispetto del paesaggio, delle tradizioni e degli usi locali. Stanco dello stress quotidiano o semplicemente per riscoprire la sensazione del contatto con la natura, oggi il turista sceglie di viaggiare lento, è più attento al luogo che lo ospita, cerca strutture a basso impatto ambientale e degusta prodotti tipici a chilometri zero, sostenendo e dando valore all’ambiente che lo circonda.
L’associazione internazionale Slow Tourism dal 27 si batte per promuovere questo stile di vita che sta trovando sempre maggiore fortuna. Invita a fare turismo lento, un turismo dell’incontro tra residenti e turisti, a vivere e al tempo stesso tutelare il patrimonio locale, nel rispetto delle diversità culturali e naturali.
A tal fine promuove itinerari in grado di suscitare forti legami con la natura, i paesaggi e la cultura, ricchezze da salvaguardare per il benessere comune, e fornisce ai viaggiatori interessati ad avere un ruolo attivo nella tutela e valorizzazione del territorio strumenti e servizi per organizzare vacanze sostenibili e responsabili.
Da turista a giornalista!
Si chiama Daily Slow il primo esperimento di giornale partecipativo online incentrato sul tema del turismo sostenibile, edito dall’associazione Slow Tourism.
Uno spazio web di incontro e confronto che dà la possibilità a cittadini, turisti e blogger amanti dei viaggi slow di condividere i propri “diari” di viaggio, denunciare problematiche legate al territorio o promuovere itinerari. I citizen journalist possono commentare o aggiornare i contenuti del sito, nonchè proporre articoli partecipando attivamente alle dinamiche gionalistiche.
Sarà quindi il cittadino, nella veste di lettore-residente-viaggiatore, a contribuire alla crescita del giornale, ad informare nello stesso tempo venendo informato. Uno scambio di informazioni e punti di vista per la riscoperta di paesaggi, di usi e tradizioni locali, dell’idea del viaggio come incontro di culture, e non semplice svago, nell’ottica di un turismo sostenibile e responsabile che oltrepassi le frontiere nazionali.
Il progetto, infatti, si propone di coinvolgere anche i cittadini stranieri, per i quali è previsto l’inserimento di una sezione Frontiere in inglese.
Un viaggio “lento” in bici
Il 1 agosto si è aperta la seconda edizione di “BiciNuragica-Poesia” 213, che si concluderà il 2 ad Olbia, con un breve happening di congedo presso l’imbarco della stazione marittima Isola Bianca. Un viaggio in bicicletta attraverso le località sarde per riscoprire la cultura e le tradizioni dell’isola, fatto di musica, poesia ed arte. Ad ogni tappa, infatti, poeti, musicisti e artisti si affiancheranno al gruppo BiciNuragica per esaltare la cultura sarda, sia tradizionale che contemporanea, attraverso musica, proiezioni, performance d’arte e interviste.
I “BiciNuragici” di quest’anno sono gli artisti Ugo Magnanti, Daniele Contardo, Maria Felix Korporal, Claudia Tifi, Numa Echos, Dona Amati e Monica Osnato, che, percorrendo il tragitto in bicicletta, da Cagliari ad Olbia passando per Lanusei, Silanus, Bonorva, Villa Verde e molte altre località , porteranno poesia nei luoghi storici delle città attraversate, ponendo particolare attenzione ai problemi ambientali ed economici. Una manifestazione organizzata dalle associazioni culturali Fusibilia e HyperionArt di Cagliari, con il patrocinio della Regione e del comune di Cagliari.
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