Promosso da Youth press Italia con il patrocinio del Comune di Napoli, la seconda edizione del Festival del giornalismo giovane, che si svolgerà dal 20 al 22 settembre presso il Palazzo delle arti di Napoli, si aprirà con un’azione di guerrilla gardening nel centro di Napoli per migliorare il verde urbano e porre l’accento sul legame tra città e comunicazione.
Un’azione simbolica che testimonia non solo la volontà dei giovani giornalisti di prendersi cura della propria città ma anche, ironicamente, la difficile condizione di oltre 2mila giovani giornalisti e comunicatori italiani che, “come i ragazzi napoletani faranno col proprio orto urbano, ogni giorno si prendono cura della propria comunità garantendo un contributo decisivo alla libera informazione e al confronto democratico sui territori”, si legge sul sito dell’evento.
“Il Festival del Giornalismo Giovane – spiega il presidente di Youth Press Italia Simone d’Antonio – lancerà una serie di proposte e iniziative di stampo europeo, dall’applicazione pilota della Youth Guarantee nei media alla Rete dei Giovani giornalisti G2, che puntano ad animare il dibattito giornalistico attorno a spunti e visioni che emergono dal basso, grazie al confronto costante con le tante realtà che compongono il giornalismo giovane del nostro paese e, di converso, il futuro della categoria in Italia”.
I panel tematici
Non solo verde urbano e spazio pubblico ma anche il tema delle seconde generazioni sarà al centro del dibattito nell’ambito del panel dal titolo: “G2 e comunità straniere in Italia: quando l’integrazione passa attraverso i media”. Per raccontare un paese in continuo cambiamento la voce dei giornalisti di seconda generazione diventa fondamentale, per queste ragioni il Festival vuole accendere i riflettori su questa realtà favorendo il confronto e la nascita di una vera e prorpia rete rete nazionale di giovani giornalisti di seconda generazione.
Inserito nel programma culturale del Comune di Napoli, il Festival aprirà anche una finestra sull’Europa discutendo delle opportuinità offerte dalle istituzioni europee nell’ambito del panel “Studiare giornalismo e lavorare in Europa: le opportunità offerte dalle istituzioni Ue e dai grandi player del settore” con l’intervento di Rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo. Interverranno anche corrispondenti della stampa estera in Italia che spiegheranno come migliorare il proprio curriculum per svolgere la professione all’estero.
Spazio anche anche a “Nuovi media, nuove professioni, nuove imprese: dal giornalismo 2. alla comunicazione istituzionale, quali opportunità in Italia e in Europa?” Esperienze di crossmedialità , comunicazione nelle pubbliche amministrazioni e fare impresa nei nuovi media con la presentazione esperienze di innovazione realizzate dal basso saranno i temi al centro del panel in cui si proverà a fare il punto sull’attuale situazione.
Anche il ruolo delle giovani giornaliste italiane ed europee sarà raccontato nel corso del Festival nell’ambito del panel “Donne e Giornalismo: come cambia l’accesso alla professione per le donne in Italia e in Europa”. Uno sguardo alla particolare situazione di molte giovani donne che riscontrano ancora una serie di criticità nell’accesso alla professione.
Il Festival si concluderà con il tema: “Equo compenso, un anno dopo: quale evoluzione per il settore? Le opportunità offerte dalla Youth Guarantee per garantire più trasparenza nell’accesso alla professione” in cui non solo si farà il punto sul tema della lotta al precariato e della promozione di standard qualitativi più elevati per chi pratica la professione giornalistica, ma verrà anche rilanciata la proposta di adottare in forma sperimentale la Youth Guarantee nel settore dei media garantendo maggiori opportunità lavorative per i giovani (leggi il Programma del Festival).
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