Il progetto Europa nelle lingue del mondo intende sensibilizzare e informare sulla cittadinanza europea

L'obiettivo è sensibilizzare e illustrare le opportunità  che la cittadinanza può offrire

In occasione della giornata conclusiva del 20 ° Anniversario dell’Anno europeo dei cittadini 2013, il 9 dicembre è stato presentato il progetto Europa nelle lingue del mondo, promosso da Commissione Europea, Parlamento Europeo e Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione col Ministero per gli Affari Esteri. Alla presentazione hanno preso parte il Ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, il Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi e il sottosegretario all’Istruzione, Università  e Ricerca Gian Luca Galletti, oltre a circa 200 studenti proveniente dalle scuole che hanno seguito le iniziative organizzate dal Dipartimento per le Politiche Europee.
Il progetto, nato per iniziativa del Programma integra, è rivolto ai cittadini stranieri naturalizzati italiani e ha come obiettivo quello di sensibilizzare ed educare sui temi di cittadinanza europea. Rivolto anche ai cittadini italiani, l’iniziativa punta a favorire l’integrazione di numerosi cittadini provenienti da altri Paesi. Secondo il recente  rapporto annuale dell’Onu sui migranti infatti dei circa 232 milioni totali nel mondo, 72 vivono solo in Europa, meta nuovamente confermata nel 2013: oltre l’88% di cittadini proviene da Paesi Terzi (rapporto Istat 2012-2013), nello specifico da Marocco e Albania, seguiti dalla Cina.
Le parole del Ministro Moavero Milanesi hanno spiegato come questa sia una buona occasione per far conoscere l’UE ai cittadini, ma soprattutto ai giovani: “L’incontro di oggi costituisce un’occasione importante che contribuisce a dar modo ai giovani cittadini italiani ed europei di conoscere meglio l’Unione Europea. Soprattutto, rappresenta un invito affinché tutti prendiamo coscienza della concreta possibilità  di essere realmente protagonisti in Europa.  Rigettare la collettiva azione europea per richiudersi in più angusti orizzonti nazionali, temo sia molto rischioso”. “Credo invece – ha proseguito – occorra impegnarsi in Europa, per l’Europa. Bisogna migliorare quanto non ci piace, farsi avanti con proposte competenti e pertinenti, suscettibili di coagulare consensi fra i Paesi dell’Unione Europea, non avere paura del dialogo, del confronto”.  

Il programma

I punti del programma prevedono l’applicazione di alcuni strumenti volti ad integrare il cittadino:

  • un sito web messo a disposizione dei cittadini, nuovicittadinieuropei.it tradotto nelle principali lingue non diffuse nell’Unione Europea, ma comunque parlate dai cittadini che richiedono e ottengono la cittadinanza italiana (araba, bangla e russa): il sito fornisce dati aggiornati legati al conseguimento della cittadinanza, informa e comunica sui diritti di cui possono godere i cittadini e le possibilità  a essi riservati;
  • distribuzione di dépliant informativi negli uffici comunali aderenti all’iniziativa, Roma, Milano e Napoli;
  • un sondaggio di opinione, diffuso online, che ha l’obiettivo di indagare sulla diffusione e la percezione della conoscenza dell’Unione Europea;
  • workshop realizzati a favore del cittadino, organizzati nei comuni aderenti;
  • uno spot diffuso tramite YouTube e sul web.

I punti principali sono solo alcuni degli spunti. L’obiettivo è infatti anche quello di illustrare le opportunità  che la cittadinanza può offrire attraverso chiare  schede tematiche  che interessano diversi settori, quali assistenza sanitaria, lavoro, formazione e studio, viaggi e partecipazione politica. Inoltre, l’invito è più che aperto: sotto lo slogan “E’ in gioco l’Europa, sei in gioco tu“,  l’iniziativa intende educare ai temi europei e invitare i cittadini a impegnarsi attivamente nella vita politica dell’Unione Europea contribuendo cosìallo sviluppo del diritto dell’UE.
Senza dubbio questa è una delle tante opportunità  fornite per acquisire coscienza di poter divenire cittadino protagonista in Europa, interiorizzandone i valori per mezzo dell’impegno comune e fornire una guida utile per l’appuntamento finale delle elezioni europee del maggio 2014.

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