Costituite a Torino per assistenza, riqualificazione e arte di strada

"Il progetto parte dall ' idea che il volontariato non debba partire necessariamente dalle istituzioni e dalle associazioni, ma anche dall ' autonoma iniziativa dei cittadini"

I volontari, con fantasia e determinazione, si sono prefissati l’obiettivo di riqualificare alcune zone pubbliche di Torino.
Da circa un mese si riuniscono in zone diverse dalla città , pattugliandole: dirigendosi verso i reparti psichiatrici della città  puliscono le vie lungo il tragitto e si esibiscono in spettacoli per allietare la cittadinanza.
I pattugliatori tentano di dare conforto ai pazienti dei reparti di psichiatria  facendo loro compagnia nei luoghi di cura, portandoli a fare un giro fuori dall’ospedale quando possibile e, allo stesso tempo, mantenendo pulita la città .

Da utente psichiatrico a volontario

Il promotore dell’iniziativa Sandro Pesce, è una persona che ha provato sulla propria pelle l’esperienza di degenza in un reparto di psichiatria.  Nel 2008 era ricoverato presso l’ospedale Mauriziano per un trattamento sanitario volontario, ma ben presto lasciò la terapia organizzando una ” fuga ” con i suoi amici.  Per anni Sandro si è recato periodicamente a fare visita agli altri pazienti, portando loro generi di prima necessità  o, previo permesso dei medici, portandoli a fare delle passeggiate.  L’assidua frequentazione del posto, prima come paziente e poi come volontario, ha fatto scaturire in Sandro l’idea delle pattuglie.

Il futuro delle pattuglie

Gli appuntamenti sono fissati attraverso la pagina del social network attraverso la quale vengono forniti costanti aggiornamenti sulle iniziative portate avanti dalle pattuglie, e sono arrivate richieste di adesione anche da persone non residenti nel comune torinese, con interventi anche a Cuneo.
Nel prossimo futuro il progetto intende spostarsi dal solo ambito psichiatrico, portando aiuto anche ai senza tetto con pasti caldi, coperte e vestiti.
” Quello che sogno è un volontariato situazionista, spontaneo ” , continua Sandro. Il progetto parte proprio dall’idea che il volontariato non debba partire necessariamente dalle istituzioni e dalle associazioni, ma anche dall’autonoma iniziativa dei cittadini.

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