Diecimila euro di fondi per imparare a curare gli orti urbani

Cura del territorio e inclusione sociale, gli obiettivi di Orti in città 

Orti in città  nasce dalla volontà  del WWF di Rovigo,  in collaborazione con numerose associazioni di volontariato, enti locali e privati, di promuovere il ritorno al lavoro della terra.  Per secoli la produzione agricola è riuscita a soddisfare il fabbisogno della quasi totalità  della popolazione italiana.  Nel tempo si è però persa la tradizione agricola e le nuove generazioni non hanno alcuna conoscenza delle principali tecniche agricole.  Finanziato in larga parte dal Centro per il servizio al volontariato, Orti in città  non intende soltanto incentivare la produzione agricola, ma anche fornire un aiuto concreto alle associazioni che si occupano del recupero di persone con disagi fisici o psichici.  Luca Dall’Ara, direttore del CSV di Rovigo, ha spiegato brevemente i motivi di fondo di Orti urbani: “Il focus del bando con cui è stato finanziato il progetto erano le problematiche legate all’inclusione sociale di persone in difficoltà . E’ dunque molto positivo che il Wwf abbia deciso di coniugare le proprie istanze ambientali con tematiche più strettamente sociali”.

Obiettivi del progetto

Orti in città  vede la collaborazione tra comune e associazioni nell’individuazione di aree urbane in cui poter creare gli orti sociali, destinati a persone segnalate dall’amministrazione per reddito o età  o dalle diverse associazioni territoriali. Oltre a fornire aiuto agli strati sociali più svantaggiati, l’iniziativa intende promuovere la riscoperta della terra e dell’agricoltura anche per favorire l’autoproduzione alimentare, soprattutto nell’attuale contesto di crisi economica.
Orti urbani consentirà  inoltre il recupero di zone lasciate all’incuria e al degrado, che saranno utilizzate per la creazione di spazi verdi.
I fondi disponibili non saranno utilizzati esclusivamente per la creazione di nuovi orti sociali, ma anche per coadiuvare le realtà  già  presenti sul territorio, ossia i 18 orti comunitari di Santa Rita e l’orto di parco Alexander Langer.

Programma del corso

Il progetto sarà  avviato il 1 febbraio con l’organizzazione di un corso di orticoltura che sarà  strutturato in 5 lezioni teoriche, cui seguiranno 4 dimostrazioni pratiche delle diverse tecniche.
Il costo del corso è davvero irrisorio, poiché è richiesta la piccola quota di 10 euro per partecipante. Le lezioni si terranno a Rovigo presso la sede della Fionda di Davide in Via della Tecnica 10 e ad Adria presso la sede dell’ACLI in via Po 27.
E’ importante che la popolazione prenda coscienza non soltanto della tradizione agricola italiana, ma anche dell’importanza dell’impatto ambientale che la creazione di questi spazi verdi ha all’interno delle diverse realtà  territoriali.

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