Una libreria a cielo aperto verso il mare

"Un circuito di biblioteche libero e indipendente a disposizione di tutti i cittadini del mondo"

Sulla tratta Roma-Lido si sta sviluppando sempre di più il fenomeno del BookCrossing, un’idea nata negli Stati Uniti intorno al concetto di ” liberare i libri ” . Così, viaggiando verso il mare già  da qualche mese è possibile trovare nelle rispettive stazioni Lido nord e Stella Polare due ” librerie ” che funzionano attraverso uno scambio continuo. Potremmo parlare di un circuito di biblioteche libero e indipendente a disposizione di tutti i cittadini del mondo. Si possono prendere i testi che si desiderano, leggerli e lasciarli nel punto di book-crossing da cui sono stati prelevati o in qualunque altro punto, oppure è possibile lasciare un proprio libro in modo che altri possano usufruirne. Ogni settimana 30 volontari tra i 17 e i 30 anni, appartenenti all’associazione YUT, si occupano della manutenzione, per i testi non ancora registrati esiste un’apposita cassetta dove poterli lasciare. Ad oggi sono già  stati catalogati 1500 libri, segno che l’iniziativa è riuscita ad appassionare.

Libri che fanno il giro del mondo

Sui libri presi in prestito non vi è alcun tipo di controllo, il BookCrossing infatti è un servizio culturale per i cittadini, ed in quanto tale sta a loro stessi rispettarlo e prendersene cura. Questo progetto dipende unicamente dal nostro senso civico. Grazie al sito www.bookcrossing.com è possibile scoprire il percorso del libro che abbiamo lasciato. Tra i libri più letti, secondo le statistiche registrate dal sito internazionale, ci sono i classici della letteratura in particolare quella russa. Ci poi sono poi romanzi, riviste e non mancano testi scolastici e manuali specifici. Come raccontano gli stessi volontari: “tutti questi libri portano con loro due tipi di storie, una è quella raccontata dalle parole dell’autore e l’altra è racchiusa nel percorso compiuto dal libro che partito da Ostia chissà  in quale altro punto BookCrossing del mondo potrebbe giungere”. Tra le pagine è facile trovare frasi, appunti e addirittura lettere di chi, per qualche giorno, ha portato con sé quel libro.

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