Nuove risorse per una democrazia partecipativa: i volontari

"I volontari sono un ' enorme riserva di potenziale classe dirigente, perché sono loro in una società  a curarsi dell ' interesse generale. Sono la dimostrazione che si può essere disinteressati"

Con questo avviso il municipio V di Roma intende coinvolgere i suoi cittadini nella tutela di parchi e giardini e promuovere attività  di volontariato ed azioni educative che sensibilizzino ai temi ambientali, alla conservazione del patrimonio naturale e alla cura del territorio. L’assessore all’Ambiente Giulia Pietroletti, inquadra l’iniziativa in un contesto di democrazia partecipativa che vede impegnati i cittadini in prima linea nella gestione delle aree verdi del municipio V: ” Intendiamo promuovere la cooperazione con i cittadini  per la difesa di beni comuni e degli spazi pubblici, attivando delle sinergie con tutti gli enti che si occupano di sicurezza, manutenzione e gestione di queste aree”. Il presidente del Municipio Giammarco Palmieri, sottolinea inoltre che “il patrimonio ambientale è una ricchezza del territorio che deve essere tutelata e resa massimamente fruibile per i cittadini e insieme bisogna operare per preservare il verde pubblico”. ”

Volontari e cittadini attivi: il nucleo più rigoroso della cittadinanza attiva

La democrazia rappresentativa, che garantisce la partecipazione alla vita politica attraverso il diritto di voto e di affiliarsi a partiti, e la democrazia partecipativa, che identifica la tutela dei diritti del cittadino (advocacy) e l’agire di associazioni, comitati o gruppi spontanei di cittadini in riferimento ad una problematica dell’area in cui vivono, non sono le uniche modalità  di partecipazione alla gestione e alla cura della propria comunità . Infatti il concetto di cittadinanza attiva contempla anche i volontari e i cittadini attivi, che operano sulla base dell’art. 118 ultimo comma della Costituzione, ovvero il principio di sussidiarietà .
I volontari e i cittadini attivi sono accomunati dal loro agire nell’interesse generale, ossia a beneficio di tutta la comunità  e non nell’ottica di un guadagno personale. Entrambe le categorie sono disinteressate: i volontari nel mettersi a disposizione di coloro che vivono situazioni di disagio ed emarginazione, i cittadini attivi nel prendersi cura dei beni comuni, i beni di tutti.
La tutela dell’interesse generale è avvalorata dal fatto che i volontari, occupandosi delle persone e delle loro esigenze, impattano positivamente su tutta la comunità  perché si prendono cura anche del bene comune relativo alle necessità  degli assistiti (il bene comune salute, ad esempio). I cittadini attivi, allo stesso tempo, creano le condizioni perchè tutti i singoli concittadini vivano una vita sociale dignitosa nella loro comunità  preservando i beni comuni che ” se arricchiti arricchiscono tutti, se impoveriti impoveriscono tutti ” .

Uno sguardo al futuro

Proprio per la sua natura gratuita e solidale, il volontariato costituisce un settore interessante per la formazione di una classe dirigente all’avanguardia che sappia agire nell’interesse generale. La convergenza tra l’impegno volontaristico e l’impegno degli attori pubblici, che si realizza nel principio di sussidiarietà , diventa fondamentale per l’avvio di una gestione partecipata dei beni comuni, materiali ed immateriali, di cui tutti devono prendersi cura perché tutti ne usufruiscono.
E’ più che mai necessario spronare i cittadini a comprendere che dalla qualità  dei beni comuni dipende la qualità  delle loro vite e che vale la pena di attivarsi con lo stesso atteggiamento di solidarietà  e responsabilità  con cui i volontari si approcciano alla loro attività .

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