L’incontro pubblico organizzato dall’amministrazione livornese, dedicato alla presentazione del Regolamento ideato da Labsus, si terrà il 30 gennaio alle ore 17 (presso la sala Capraia c/o la Camera di Commercio) e vedrà la partecipazione, oltre che del prof. Arena, del vicesindaco Sorgente e dei capigruppo in consiglio comunale Raspanti, Amato, Bastone, Cannito e Ruggeri. L’evento “La città come bene comune. L’amministrazione condivisa dei beni comuni urbani” fa parte del ciclo di incontri “Livorno bene comune”. In allegato la locandina dell’incontro.
A Salerno per la formazione quadri del Terzo Settore
Il 31 gennaio invece il presidente di Labsus interverrà con una relazione dal titolo “Terzo Settore, attore nativo della sussidiarietà . Come si valuta l’interesse generale?” al seminario finale per la formazione dei quadri del Terzo Settore meridionale. L’evento dal titolo “Quale Terzo Settore per quale cambiamento sociale al Sud. L’impegno del mondo della sussidiarietà per l’uguaglianza ed il benessere” si svolgerà dal 30 gennaio al 1 febbraio al Grand Hotel Salerno e vedrà la partecipazione anche del prof. Rodotà . In allegato la locandina con il programma delle giornate.
Il seminario conclude l’annualità 2014 di FQTS, nella quale ci si è interrogati sul tema della ” redistribuzione sussidiaria ” , cioè dell’apporto che i cittadini singoli e associati possono offrire alla riduzione delle disuguaglianze, che la crisi sta accentuando sempre di più. Una redistribuzione che non è alternativa alla responsabilità delle istituzioni, ma che intende essere espressione del ” dovere di solidarietà ” che riguarda tutti i cittadini. Ragioni, modelli e forme della redistribuzione sussidiaria sono stati oggetto di approfondimento seminariale e di attività nei laboratori regionali, articolati negli ambiti della comunicazione sociale, della ricerca e della partecipazione. Per rendere più significativo questo apporto occorre, da parte dei responsabili del terzo settore meridionale, sempre maggiore consapevolezza dei problemi e sempre maggiore capacità di visione e di intervento. Ma richiede anche una forte disponibilità a tenere vive le domande di senso dell’azione solidale, per rendere sempre più vero il contributo del terzo settore meridionale al perseguimento dell’interesse generale. A tutto questo contribuisce la formazione comune dei responsabili.