Il comune di Vicopisano avvia due progetti per coinvolgere e dialogare con la cittadinanza

"La partecipazione è fondamentale sempre, ma in un momento di carenza cronica di risorse lo diventa ancora di più..."

Il consigliere con delega alla partecipazione e capogruppo di maggioranza Aldo Picchi spiega le motivazioni che hanno spinto il comune di Vicopisano ad aderire a queste iniziative: “La partecipazione è fondamentale sempre, ma in un momento di carenza cronica di risorse lo diventa ancora di più, cosìcome la forza della comunità . Da qualche tempo l’amministrazione sta cercando di intraprendere strategie nell’ambito della gestione condivisa dei beni comuni nel contesto della quale la cittadinanza e la comunità  rappresentano in modo crescente una risorsa che collabora con noi per la gestione stessa del territorio, consentendoci anche di migliorarla”.

La Fabbrica del Cittadino

La Fabbrica del Cittadino è una piattaforma online che permette ai cittadini di collaborare con il proprio comune segnalando problemi, proponendo soluzioni e progetti ed attivando dunque un dialogo costante con l’amministrazione per il miglioramento del territorio. Allo stesso tempo tale strumento permette all’amministrazione di gestire le segnalazioni riducendo significativamente il tempo di raccolta e di analisi.

La piattaforma è ufficialmente online da maggio 2014 e questo strumento di partecipazione ha l’obiettivo di collegare politica, cittadini ed amministrazione risolvendo i problemi nel territorio. La piattaforma è al momento attiva in undici comuni italiani e sta facendo il suo ingresso anche nel comune di Vicopisano.
Ogni pubblica amministrazione o ogni Comune d’Italia può attivare  una propria e distinta raccolta di proposte, progetti e segnalazioni e sarà  possibile per ogni pubblica amministrazione gestire i contenuti relativi al proprio comune pubblicati dagli utenti. Attraverso tale strumento è possibile monitorare l’avanzamento dei lavori ed acquisire la documentazione necessaria per controllare la situazione sul territorio.
Ogni cittadino invece, dopo essersi registrato al portale, può segnalare le proprie idee o proposte relative al territorio ed ogni segnalazione viene contrassegnata da un ” ticket ” unico che contraddistingue la segnalazione che potrà  essere discussa e votata anche dagli altri utenti attivando  in questa maniera un’arena di dialogo virtuale. Ogni segnalazione inoltre viene geolocalizzata in modo da avere una mappa aggiornata costantemente che offre una visione d’insieme del territorio e che permette di localizzare facilmente il punto segnalato, facilitando in questo modo l’attivazione di un intervento concreto.

Bene in Comune

Il secondo progetto che impegna l’amministrazione di Vicopisano è la stesura dell’albo dei cittadini attivi, progetto presentato in regione dal nome ” Bene in Comune ” .
L’assessore Picchi spiega cosìquesto progetto: “Bene in Comune consiste nella stesura di un albo dei cittadini attivi e nella proposta e individuazione di progetti operativi che i cittadini potranno implementare una volta costituito l’albo in modo da dare fin da subito concretezza al processo. Questo favorisce una diversa impostazione del welfare locale, sempre più visto come una risorsa collettiva a cui i cittadini contribuiscono, generando circuiti di sussidiarietà  e di valorizzazione delle risorse, e promuovendo una buona pratica che può innescarsi anche su altri territori, stimolando reti territoriali partecipative e sinergiche.  Se il progetto, ammesso dalla Regione, sarà  finanziato avrà  sicuramente un’ampia ricaduta sulla nostra comunità , sensibile, attenta, ricca di idee, fermenti, associazioni e proposte a tutti i livelli. Il terreno è estremamente fertile, ci sono già  molte esperienze in tal senso, potremo stimolare insieme, ancora di più, la solidarietà , la responsabilizzazione e la sussidiarietà  che si tradurranno in un vero e proprio welfare generativo, qualcosa di molto positivo per il senso di appartenenza e per il benessere di tutti”.

Pur comprendendo le necessità  dell’amministrazione pubblica di gestire le proposte di cura dei beni comuni che arrivano da parte della cittadinanza, ci permettiamo di avere delle riserve sull’utilizzo di uno strumento come un albo dei cittadini attivi che potrebbe avere l’effetto controproducente di creare una inutile spaccatura morale tra “bravi” cittadini e cittadini “indifferenti” alla gestione della cosa pubblica, depotenziando inoltre la spontaneità  (i cittadini spesso si attivano volontariamente senza essere iscritti a nessuna organizzazione o albo) che spesso rafforza questo genere di attività  di interesse generale.

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