Anche a Pachino, comune della provincia siracusana, in atto il processo dell’amministrazione condivisa: sono infatti iniziati il 15 marzo i lavori di riqualificazione dell’area del Parco urbano di contrada Cozzi, avviati anni addietro ma mai portati a compimento. Il progetto si inquadra, quindi, nell’ambito dell’attuazione del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. Quest’ultimo è stato approvato dal Comune di Pachino il 14 novembre 2014 con l’intento di favorire una maggior partecipazione della comunità e con la precisa volontà di garantire la realizzazione del progetto ” Parco urbano ” , cosìcome indicato dalla proposta della Laamp. La libera associazione arti mestieri e professioni ha dunque avviato la prima fesa della strategia di riqualificazione che permetterà di restituire l’area interessata alla comunità .
Il ” banco di prova ” della sussidiarietà
Da viale Aldo Moro alla struttura sanitaria dell’Asp: è questa la zona A, i cui lavori dovrebbero giungere a compimento prima del periodo estivo. Un lavoro di concerto tra tecnici e professionisti, sotto la gestione dell’Associazione, per cui l’amministrazione ha stanziato la cifra di 70mila euro, tra materiali e mezzi necessari al completamento dell’opera. La seconda fase interesserà invece la Zona B ovvero quella dell’anfiteatro nella zona residenziale Tre Colli. I cittadini saranno cosìchiamati ad offrire il loro contributo attivo attraverso donazioni o partecipando concretamente alla piantumazione ed alla rigenerazione dei beni, come si legge sul sito della Laamp ove, tra l’altro, è possibile compilare un form per l’iscrizione al registro dei cittadini attivi. E sarà proprio questa la grande prova con cui il progetto dovrà confrontarsi ovvero, come si legge sul sito dalle parole dell’architetto Tommaso Malandrino, presidente dell’associazione,fornire ” la possibilità di intervenire direttamente sulla rigenerazione di un bene comune, per ” testare ” anche il grado di comunità che esiste a Pachino. Dal successo di partecipazione dell’iniziativa si capirà quanto i pachinesi tengano alla propria comunità e ai beni comuni ” .
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