Firmato accordo tra Viminale, Anci e Alleanza Cooperative Sociali.

Secondo Giuseppe Guerini portavoce dell’Alleanza delle cooperative sociali italiane: ” Attraverso la firma della Carta per la buona accoglienza delle persone migranti le associazioni di rappresentanza delle cooperative insieme al ministero e all’Anci si impegnano a rispettare alcuni requisiti di base nella gestione dei servizi di accoglienza e ad inaugurare un percorso di monitoraggio per verificare l’effettiva attuazione degli impegni presi”.

Obiettivi della Carta

BubbicoL’obiettivo primario su cui si impegnano i firmatari della Carta è quello di passare gradualmente dall’accoglienza in centri collettivi a percorsi di accoglienza in abitazione, con standard che garantiscano servizi adeguati e presenza di personale socio educativo qualificato in ogni fase dell’accoglienza sul modello dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Tutela dunque ma anche assistenza e protezione attraverso l’implementazione di processi individualizzati e promuovendo percorsi di integrazione, tutela legale, formazione professionale, corsi di italiano per le persone migranti mantenendo un’attenzione specifica ai territori che ospitano le strutture rendendole esenti da tensioni. “Perché ogni paese progredito ha alla base la capacità  di accoglienza”, ho sottolineato il vice ministro agli Interni Filippo Bubbico.

Verso il modello dello Sprar

I territori infatti sono parte fondamentale di questo processo di integrazione che si basa su una stretta collaborazione tra Comuni e Terzo settore. Come ha ricordato il prefetto Mario Morcone: ” L’integrazione non si fa contro i territori ma si fa con essi”.
firma_protocolloCon la sottoscrizione della Carta per la buona accoglienza, le organizzazioni firmatarie si impegnano ad agire affinché la partecipazione al sistema SPRAR sia sempre più ampia per costruire insieme alle comunità  locali un modello di accoglienza diffusa.
La Carta della buona accoglienza nasce dal desiderio e dal senso di responsabilità  delle nostre tre organizzazioni“, ha detto Giuseppe Guerini. ” Le Cooperative – ha proseguito – sono impegnate in operazioni di accoglienza da molto tempo, quando ad arrivare erano i migranti provenienti dall’Albania. Negli ultimi anni ci sono stati alcuni drammatici casi di cronaca che hanno ferito profondamente il nostro senso di responsabilità , abbiamo dunque scelto di non dissociarci semplicemente da questi comportamenti ma di riflettere su quale fosse la direzione ed il senso che la cooperazione sociale dovesse intraprendere collettivamente e dalle nostre esperienze nasce questa Carta. Abbiamo tracciato dunque una strada, un modello da seguire e a cui far riferimento che considero come miglior espressione della sussidiarietà  ” .
” In questo sistema da consolidare e costruire i Comuni hanno una responsabilità  fondamentale ” come sottolinea Matteo Biffoni sindaco di Prato e delegato Anci per l’immigrazione, ” bisogna uscire dalla logica emergenziale dell’accoglienza per una prevalenza della logica organizzata del sistema Sprar per accompagnare i migranti in un percorso formativo previsto dal protocollo ” .
” I sindaci – ha poi concluso Biffoni – devono lavorare insieme alle Prefetture nella gestione degli spazi e bisogna relazionarsi con personale qualificato perché è nel nostro interesse che le cose funzionino, la sfida dell’accoglienza continuerà  nel corso del tempo e non possiamo non attrezzarci per il tempo che verrà “.

In allegato il testo integrale della Carta della buona accoglienza delle persone migranti

LEGGI ANCHE:

I migranti come risorsa nella prospettiva dell’amministrazione condivisa
Festival dell’economia di Trento: ” luoghi di crescita ” e migranti

Sabir, Festival diffuso delle culture mediterranee

 



Lascia un commento