Dare forza e impulso allo sviluppo e alla riforma delle istituzioni democratiche, della partecipazione e della cittadinanza attiva per far progredire la giurisprudenza contemporanea e la ricerca su questi temi, partendo dagli studi e dall’impegno di giovani neo laureati: è questo lo spirito con cui prosegue l’iniziativa del Premio Vittorio Bachelet. Attraverso questo incentivo, che diventa strumento per la formazione e l’approfondimento, si punta a raggiungere dei fondamentali obiettivi politici, economici e sociali, anche a livello internazionale: dal dibattito sulle forme della rappresentanza e della partecipazione, ad un modello di welfare che non sia solo assistenziale, passando per il ruolo centrale della famiglia e approdando al principio di eguaglianza sostanziale nel contesto europeo.
Per stimolare la discussione e rispondere alle sfide aperte dal contesto culturale contemporaneo e ai mutati riferimenti socio-istituzionali, la Fondazione si propone, anche per quest’anno, di assegnare un riconoscimento alle tesi discusse presso università italiane o pontificie, limitatamente ai corsi di laurea specialistica o magistrale (con esclusione delle lauree di primo livello) per le prime e limitatamente al corso di licenza per le seconde.
Possono presentare domanda di partecipazione i laureati in giurisprudenza, scienze politiche, sociologia, filosofia, storia e affini, la cui tesi abbia attinenza con i temi che sono oggetto dell’attività di ricerca dell’Istituto e cioè: lo sviluppo e la riforma delle istituzioni democratiche, la partecipazione e la cittadinanza attiva, con particolare riguardo all’esperienza italiana dell’età contemporanea, vuoi in ordine all’elaborazione concettuale, vuoi nella lettura della realtà sociale e nel concretarsi di innovazioni istituzionali.
Le tesi ammesse sono quelle discusse nel periodo compreso tra il 1 ° dicembre 2015 e il 30 novembre 2016. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro il 10 dicembre 2016.
Certamente un’opportunità per porre l’attenzione e potenziare quella presenza attiva e consapevole nello spazio del dibattito pubblico, con un necessario collegamento al mondo della ricerca.
I requisiti e le modalità per la partecipazione sono indicati nel bando.
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