Sovrapproduzione, sfruttamento, delocalizzazioni e inquinamento sono alcune delle dinamiche che hanno investito l ‘ industria manifatturiera, ma che sono particolarmente evidenti nel settore tessile. Basta poco per trovare testimonianze che ne mostrano la portata e, soprattutto, gli effetti: dal servizio di Report Siamo tutti oche (2015) a The true cost, documentario del 2015 (disponibile su Netflix). Questi contributi mostrano come l’attuale sistema di produzione non sia sostenibile: troppe esternalità non vengono internalizzate così il prezzo non riflette il reale costo in termini di inquinamento e sfruttamento della manodopera. Saranno questi i punti di partenza di Re-Gen Design, incontro organizzato nell’ambito dell’evento Bologna Design Week e che si terrà mercoledì28 settembre a Bologna all’Ex ospedale Bastardini. Un’occasione per guardare alle sfide globali in tema di moda e design, partendo dalle reali opportunità presenti sul territorio e mettendo al centro di questo percorso il riuso. Perché allo stato attuale il principale strumento per coniugare mercato e sostenibilità sembra essere proprio la creatività .”Il DESIGN vuole essere il valore differenziale del processo: il riciclo e l’inclusione non come posa o possibilità , ma come essenza della produzione contemporanea globale“- spiegano gli organizzatori- “Vogliamo raccontare la storia di cose a fine ciclo, che da scarto tornano, rigenerate, ad essere oggetto di interesse di designers ed imprenditori” .
Usare la creatività per far rivivere oggetti e rigenerare il design.
Un pomeriggio dedicato al riuso nel settore tessile e alle sue possibili ricadute in termini di partecipazione e occupazione. Nell’ottica dell’economia circolare, l’obiettivo di Re-Gen è spiegare gli strumenti concreti e contemporanei a disposizione di designers ed imprenditori: centri di raccolta, centri del riuso, case del design sul territorio. L’incontro comprenderà le testimonianze di esperti del settore e la presentazione del Progetto RITA – Riuso Intelligente Tessile Abbigliamento e del Museo Tessile di Matarò – Barcelona, allestito con scarti di maglieria industriale e di cui si espongono alcune realizzazioni.
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