La terza edizione di Culturability premia i migliori progetti di rigenerazione urbana a sostegno dello sviluppo economico e della inclusione sociale

Culturability è una piattaforma nata da un’idea della Fondazione Unipolis, sviluppata grazie anche alla collaborazione con Make a Cube ³, joint venture di Avanzi nonchè primo incubatore e acceleratore in Italia specializzato in imprese sociali, e la Fondazione Fitzcarraldo, centro indipendente di ricerca, consulenza, formazione e progettazione.

Rigenerazione urbana e nuove possibilità  per i giovani

Per la terza edizione di Culturability, Unipolis ha deciso di sostenere interventi di rigenerazione urbana che abbiano forte impatto culturale e sociale. Nel bando è possibile individuare i tratti salienti di questa consolidata iniziativa. Partendo dall’oggetto, la rigenerazione riguarderà  spazi ed edifici completamente abbandonati e in disuso, oltre ad immobili sottoutilizzati o con una destinazione d’uso diversa da quella culturale. Importante, altresì, l’attenzione rivolta ai giovani sia in qualità  di destinatari degli interventi, visto che una delle caratteristiche valutate nei progetti è l’attitudine a realizzare percorsi di collaborazione e condivisione tra giovani cittadini, sia in qualità  di soggetti promotori. Infatti, una delle principali connotazioni presenti nel bando è quella di essersi rivolti alle organizzazioni senza scopo di lucro e alle imprese private sociali o culturali il cui Organo di Gestione è composto in maggioranza assoluta da persone tra i 18 e i 35 anni (!), riservando a soggetti giuridicamente diversi – es. enti pubblici – la possibilità  di partecipare esclusivamente sotto forma di partenariato con una delle precedenti tipologie indicate, che rivestono, comunque, il ruolo prevalente di ” soggetto capofila ” .

Diversi gli steps prima di giungere alla realizzazione dei piani di rigenerazione urbana. Dopo aver vagliato ben oltre 500 proposte presentate, un gruppo di esperti, appartenenti agli organismi promotori, ha individuato i 15 progetti migliori in favore dei quali si è svolto un percorso collettivo di formazione, articolato in workshop e in attività  di mentoring, mirato a perfezionare la loro capacità  progettuale. Al termine di queste giornate, ciascun soggetto selezionato ha illustrato un dossier dettagliato sulle attività  intenzionate a compiere con la propria proposta. Sulla base di tutto ciò, una Commissione di Valutazione ha selezionato i 5 vincitori di Culturability, beneficiari di un contributo economico pari a 50mila euro  a fondo perduto e di un ulteriore percorso di formazione, questa volta individuale poiché atto alla facilitazione nella messa in pratica del singolo piano.

La nuova veste delle aree dismesse

Le idee sono state soggette a un approfondito esame, non solo dal punto di vista architettonico-urbanistico, ma anche sulla base di numerosi criteri, come quello del valore culturale, della innovazione sociale, della fattibilità  e sostenibilità  economica, della credibilità  del team proponente come pure della capacità  a generare opportunità  lavorative.
Dalla collaborazione tra Indisciplinarte di Terni e Next Rieti è nato ” Hostello delle idee ” : due città , due organizzazioni, uno stesso modo di rigenerare spazi, creando nuova socialità  attraverso politiche di integrazione territoriale. La proposta, ideata secondo la strategia bottom-up da un gruppo di lavoro delle due associazioni, trae spunto e si connette a esperienze già  attive nei territori: il CAOS di Terni, centro culturale nato dalla rivitalizzazione della ex fabbrica chimica Siri e Next Rieti, progetto di riqualificazione della ex fabbrica tessile Snai. Nello specifico, grazie a Culturability, un ex-opificio verrà  trasformato in una casa/foresteria a basso costo nella quale, per quattro volte all’anno, un’intera area sarà  dedicata alle lezioni della Scuola di rigenerazione urbana. La Scuola consentirà  a 10 allievi – scelti secondo call aperte – di sviluppare nuove proposte di rigenerazione del territorio locale e sarà  co-finanziata anche dal costo sostenuto dai viaggiatori e dai turisti ospitati nella foresteria.

A Milano opere di restaurazione, creazione di orti artistici aperti alla collettività , un laboratorio di falegnameria ed eventi culturali. Queste le azioni messe in campo già  da qualche anno dai membri di CasciNet per consentire il recupero della storica Cascina di Sant’Ambrogio, di proprietà  comunale. Con il sostegno di Unipolis l’associazione realizzerà  aree di coworking per creativi e iniziative per migranti e disabili in favore della inclusione sociale.

A Sansepolcro, nella provincia di Arezzo, attraverso i contributi vinti, si avvierà  Caserma Archeologica + ArtSweetArt. Il piano, frutto dell’unione di due progetti, prevede, con il primo, il recupero di una ex caserma dei Carabinieri da trasformare nel primo centro di arte contemporanea nella Valtiberina; sarà  un posto interattivo dove, oltre alle proprie esposizioni e illustrazioni, i professionisti potranno usufruire di studi e postazioni di coworking, mentre per i giovani e gli studenti saranno svolti percorsi formativi. ArtSweetArt è, invece, un programma di residenza che promuove arte, condivisione e convivialità , in cui gli artisti saranno ospitati dalle famiglie del borgo e progetteranno insieme un’opera d’arte che verrà  realizzata presso l’abitazione della famiglia ospitante,  proprietaria e custode dell’opera stessa.

Ambiente, agricoltura urbana e arte sociale sono le parole cardini di Lab+: Piazza Gasparrotto Urban Living Lab, il progetto presentato dalla CO+ Coworking  di Padova. L’associazione dal 2014 ha avviato il recupero di alcuni immobili sfitti siti in Piazza Gasparrotto, da tempo luogo abbandonato e noto per essere punto di ritrovo per spacciatori e microcriminali, con il sostegno delle istituzioni locali e il pieno coinvolgimento della cittadinanza. Tra le principali attività , con Lab+  Gasparorto, il primo orto urbano fuori suolo della città , verrà  ampliato per altri 380 metri quadrati di fioriere; sarà  avviato un mercato settimanale di giovani agricoltori e, inoltre, migranti e popolazioni marginali saranno i protagonisti di un percorso di teatro sociale e di comunità  con interviste teatrali. Queste ultime  saranno replicate in spazi pubblici di altri quartieri in una rassegna annuale, rappresentate in un diario a fumetti grazie ad un percorso di storytelling di quartiere e fonte di ispirazione per la realizzazione di opere pubbliche.

La breve descrizione fin qui condotta si conclude con il quinto vincitore. Ci troviamo a Borgata Veneta, zona periferica a nord di Torino, dove nel 2015 un gruppo di studiosi e collezionisti ha ottenuto dalla Circoscrizione V del capoluogo piemontese la possibilità  di trasformare gli spazi di una ex-scuola, dando vita al MUFANT, il primo spazio espositivo e laboratoriale permanente in Italia dedicato al mondo della Fantascienza e del Fantastico. Il progetto ha previsto la realizzazione di una biblioteca interna al museo, lo sviluppo di percorsi sperimentali per l’utilizzo delle nuove tecnologie, delle nuove forme di comunicazione e aggregazione, nonché lo svolgimento di attività  con le scuole e vede coinvolti, oltre al museo, la Circoscrizione V, l’Assessorato comunale all’Istruzione, l’associazione Citofono Numero Uno e il Settore Biblioteche Civiche Città  di Torino.

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