Diogene was founded in Turin in 2007 as an artistic self-identity group of people working together to create a place for reflecting and exchanging ideas concerning the issues and means of contemporary art practice.

In particolare, Progetto  Diogene si pone l’obiettivo di  favorire la mobilità  e la  professionalizzazione  degli artisti piemontesi, nazionali e internazionali, dando loro  sostegno grazie alla realizzazione di un programma di  residenze internazionali, di  conferenze, mostre, studio visits,  dibattiti e progetti editoriali  a loro dedicati, da  sempre  operando  fisicamente  nello spazio pubblico e  promuovendo  percorsi di ricerca condivisi,  fruibili e di ampio respiro, che resistono al tempo e alle sue  trasformazioni.

Dal 2007 il gruppo gestisce  Diogene Bivaccourbano, un programma che si pone  all’interno del panorama di residenze internazionali con il fine di  vivere l’arte, nella sua dimensione pratica,  insinuandosi  nei vuoti interstiziali dello spazio  pubblico urbano, che  ha  ospitato in questi anni: Giorgio Andreotta Calò e Mario Tomè (2007), Pak Sheung Chuen (2008), Nico Dockx, Pol Matthè, Helena Sidiropoulos e Jochem Vanden Ecker (2009) Luca Bertolo (2010), Graham Hudson (2011), Audrey Cottin e Geraldine Gourbe (2012), Pesce Khete (2013), Jaimini Patel (2014), Apparatus 22 (2015), Tea Andreoletti (2016). Dal 2014 il progetto di residenza è diventato  Bivaccourbano_R, una Residenza/Borsa di ricerca per un artista internazionale, selezionato attraverso un bando pubblico.

Un tram in sosta permanente  come segno di dinamismo sociale

Attraversare  le strade  simmetriche  di Torino, fra il  trambusto del quotidiano, e imbattersi all’improvviso in un  tram color argento,  in sosta permanente e immerso nel verde di una grande  rotonda,  produce un colpo d’occhio mirabile. Grazie alla collaborazione con il Comune di Torino e la rete  GTT (Gruppo Torinese Trasporti), dal 2009 Diogene ha adottato come sede operativa  permanente proprio la carrozza di un tram degli anni ’50, restaurata e adibita a residenza/studio, situata  nella rotonda stradale tra C.so Regio Parco e C.so Verona a Torino, nel  quartiere Aurora, molto prossimo al centro città , ma  allo stesso tempo confinante con quartieri più periferici, e  che ha finito col  rappresentarne, con il tempo, il cuore pulsante creativo.

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Dal 2010 il gruppo  ha sviluppato una ricca programmazione annuale di attività  fortemente sperimentali rese possibili  anche  grazie al coraggioso sostegno della Compagnia di San Paolo,  tra le quali: Collecting People  – un ciclo di  conferenze  a carattere cross-disciplinare che si tengono all’interno del tram  Diogene; Drawn Onward, programma di residenza scambio in collaborazione con lo spazio no-profit P/////AKT di Amsterdam;  DiogeneLab, programma di laboratori artistici con le scuole elementari e medie del quartiere Aurora di Torino;  Solid Void Diogene School of Art  – moduli sperimentali per una scuola indipendente per artisti; Serie Inversa, una capillare ricognizione, svolta principalmente attraverso degli studio‐visit, tra artisti che vivono e lavorano in Piemonte, con percorsi di ricerca artistica attualmente fuori dal circuito commerciale; Diogene Edizioni, iniziativa editoriale per la pubblicazione di volumi che documentano le attività  svolte. Diogene è inoltre parte di  ArtinReti, piattaforma che mette insieme istituzioni e associazioni artistiche indipendenti, operanti in Piemonte e in Italia, che si occupano di arte nello spazio pubblico.

La continua  ricerca  dell’essenziale

“Cerco l’Uomo”. Questa fu la risposta del  filosofo  Diogene di Sinope  a  coloro che gli domandarono  come mai  fosse uscito in pieno giorno con una lanterna accesa. Allo stesso modo,  questa luminosa  esperienza  torinese comunica  l’importanza di un’autentica  ricerca artistica; la  necessità , che si traduce in urgenza espressiva, di un’educazione  reciproca  all’ascolto e al dialogo  per dare veramente  sostanza a  una  cultura differente,  elemento  fondamentale per la costruzione di una  cittadinanza attiva davvero consapevole.

E’ questo  il momento in cui i  cittadini  prendano coscienza del fatto di potersi  riconoscere  quali soggetti attivi nella società  e  divenire dunque soggetti propositivi, vitali e inter-in-dipendenti, capaci cioè  di  instaurare collaborazioni durature e di  poter quindi  abitare diversamente il luogo in cui vivono:  sentendosi responsabili per esso e prendendosene cura, insieme.

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