“Garanzia del rispetto per tutte le diversità e il concreto superamento delle disuguaglianze economiche e sociali attraverso l’esigibilità dei diritti sulla base dell’eguale dignità di tutti indicando strumenti e percorsi che consentano la realizzazione di una società pienamente inclusiva”. E’ nata su queste premesse una rete di associazioni che ha come punto di riferimento l’art. 3 della Costituzione come “principio ispiratore”, e che vede nella sua piena attuazione la ragion d’essere. Il Comitato (sorto con un primo appuntamento in assemblea pubblica del giugno del 2018 con la partecipazione di circa trenta realtà associative e che ora si dà appuntamento a Roma il 18 gennaio 2020), ha detto il portavoce Virginio Massimo (presidente dell’associazione “Insieme, Uguali e Diversi”) “rappresenta solo parzialmente l’universo delle forze che lottano nel nostro Paese contro le diverse discriminazioni e disuguaglianze che colpiscono i gruppi di cittadini socialmente più vulnerabili”. Per questo il Comitato Nazionale Articolo 3, che si definisce aperto e inclusivo di altre realtà che volessero condividere l’impegno strada facendo, ritiene necessario che tutte le espressioni di contrasto alla disuguaglianza e alla discriminazione, “oltre a far sentire la loro singola voce, si presentino al Paese con una iniziativa unitaria, trasversale a tutte le diversità, capace di combattere e vincere ogni forma di pregiudizio. Per dire basta a tutto quello che divide, discrimina, esclude, emargina e scarta!”.
Verso l’evento nazionale
Gli obiettivi sono quelli di attivare insieme un percorso che consenta di realizzare, entro la primavera del 2020, un evento nazionale contro ogni forma di pregiudizio che è anche – spesso e volentieri – causa di discriminazioni. La strada è quella di arrivarci preparando uno o più dossier che ricostruiscano e rappresentino in maniera palese una sorta di “mappa delle diversità”, che “prenda in considerazione non solo la denuncia degli aspetti di negazione del diritto e delle opportunità sociali ma metta anche in evidenza il valore che ogni condizione di diversità rappresenta per la società”.
Nel protocollo d’intesa firmato dalle associazioni promotrici nel giugno del 2018 si legge, infatti: “E’ necessario individuare strumenti che consentano di passare dal riconoscimento formale del diritto alla concreta esigibilità (del diritto all’uguaglianza) sulla base dell’eguale dignità dei cittadini e di ottenere la concreta eliminazione delle disuguaglianze economiche e sociali tra i cittadini. A tale scopo, le associazioni si impegnano a promuovere:
1) a livello culturale, iniziative rivolte a tutti i cittadini con interventi informativi e formativi e di approfondimento dei motivi che sono alla base dei pregiudizi contro i “diversi”; iniziative formative per i docenti e gli studenti; iniziative specifiche dirette ai lavoratori del mondo della comunicazione con particolare riferimento al corretto utilizzo di prassi e linguaggi tali che non offendano non ledano e non strumentalizzino le persone o chiunque sia vittima di discriminazione;
2) a livello giuridico, con il ricorso a strumenti legali che possano garantire il rispetto dei diritti non attuati e quindi finora non esigibili in maniera da tutelare le persone e le categorie discriminate;
3) a livello politico, il coordinamento di tutti gli interventi, a livello organizzativo e normativo, che si propongano il superamento di disuguaglianze tra i cittadini, organizzando forme di partecipazione e mobilitazione tra le diverse realtà sociali interessante ed elaborando proposte legislative che permettano di perseguire meglio gli obiettivi”.
Per adesioni e contatti: info@comitatonazionalearticolo3.it / 3406745434;
Sito web: http://www.comitatonazionalearticolo3.it/