Parte della società civile, del mondo della cultura e del volontariato prova a dare segnali di ripresa progettando e costruendo. Alcuni significativi eventi di settembre

Dopo il lungo e doloroso lockdown dovuto alla pandemia, riprendono a settembre iniziative di grande respiro che testimoniano la volontà di riscatto di un’Italia che agisce, pensa, prova a ricostruire e, in sostanza, si prende cura delle proprie ricchezze. Segnaliamo alcune iniziative che ci sembrano importanti, perché sono in qualche modo in linea con il pensiero e le azioni di Labsus e che meritano una certa eco.

Per iniziare…

Si può cominciare con “Apertamente”, l’incontro promosso da “Solidaria” per far ripartire la cultura e la solidarietà, e che si svolgerà a Padova. La città veneta è la sfortunata capitale europea per il volontariato edizione 2020, ma che per note ragioni, ha dovuto rinviare quasi tutti gli appuntamenti previsti. Il Festival, che si svolgerà dal 21 al 27 settembre, ha “Apertamente”, come parola chiave; un tema «pensato prima dell’emergenza Covid-19», spiega il Csv di Padova, «che oggi assume “un nuovo e più forte significato». Il palinsesto di Solidaria sarà composto da più di 20 appuntamenti, nati grazie alla collaborazione di moltissimi soggetti diversi, dagli Ordini professionali ai tavoli di lavoro di Padova capitale europea del volontariato.
«La Convenzione europea del paesaggio – che compie vent’anni – vuole essere l’ossatura su cui far poggiare la storia di questa edizione di “Solidaria” proprio perché paesaggio è innanzitutto relazione», si legge nella presentazione. «Un luogo, infatti, diviene paesaggio nel momento in cui c’è una intermediazione umana, nel momento in cui c’è una relazione tra uomo e ambiente, un paesaggio diviene oggetto di tutela nel momento in cui una comunità di uomini stabilisce quali sono i valori e le regole che ritiene fondamentale salvaguardare». Per tutte le info è possibile scrivere al Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova: solidaria@csvpadova.org

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile cambia date

Il secondo appuntamento che vi segnaliamo è l’ormai tradizionale Festival dello Sviluppo Sostenibile: «la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 dell’Onu e i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile». L’edizione 2020 del Festival, anche questa prevista inizialmente come le altre nella primavera dell’anno, si terrà invece dal 22 settembre all’8 ottobre in tutta Italia e in rete. Sono ancora disponibili spazi per promuovere altre iniziative sul territorio con il “marchio” Asvis: (seguendo le linee guida). Le date e un programma di massima degli eventi ASviS organizzati dal Segretariato, nonché le date degli altri eventi nazionali promossi dai Gruppi di lavoro dell’Alleanza, si possono scaricare dal sito.
A fine agosto erano 18 gli eventi organizzati su diversi temi. Di particolare interesse, soprattutto per il lavoro di Labsus, tra gli altri è quello dal titolo “Le agende metropolitane per lo sviluppo sostenibile”, 1° ottobre, h. 15.00-18.00, (evento virtuale); «Le Città metropolitane», si legge nella presentazione, «sono impegnate nella realizzazione delle loro Agende per lo sviluppo sostenibile con il sostegno del Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare. Dopo la Carta di Bologna per l’Ambiente, sottoscritta dai Sindaci metropolitani l’8 giugno 2017, si tratta di un passo decisivo per la territorializzazione degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile nel nostro Paese».
E poi anche “Cibo & Città: come accelerare un futuro sostenibile?”, 30 settembre, h. 9.30-11.45 (virtuale); “Economia circolare frontiera per un nuovo rinascimento: consumo responsabile e modelli produttivi sostenibili”, martedì 6 ottobre, 15.00-17.15 (virtuale); “Clima ed energia nel Green Deal per la ricostruzione dell’Italia”, mercoledì 7 ottobre, 15.00-17.10; (virtuale).

A Verona per parlare di sussidiarietà orizzontale

Di particolare interesse è anche il seminario “Verona per la sussidiarietà 2020 – Beni comuni, amministrazioni e pratiche di cittadinanza attiva a confronto”, che si terrà nella città veneta il 16 settembre. L’evento, al quale si potrà partecipare sia in presenza che da remoto, organizzato dopo tre anni dall’approvazione del Regolamento per l’attuazione della Sussidiarietà orizzontale, rappresenta un’occasione, per gli amministratori pubblici, i funzionari, gli stessi ricercatori e cittadini attivi, singoli o associati, coinvolti nella cura dei Beni comuni urbani, per conoscere e riflettere sulle esperienze e l’evoluzione delle collaborazioni in sussidiarietà. La giornata di studi, suddivisa in due Sessioni, nel corso della mattinata, prevede un approfondimento tematico sul tema dei Beni comuni e degli strumenti di collaborazione in sussidiarietà; mentre, nel pomeriggio, l’attenzione si sposta sulla realtà veronese e sulle molteplici esperienze dei Patti di sussidiarietà.
L’evento, accreditato ai fini della formazione professionale dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia, sarà anche l’occasione per pensare ad una revisione del Regolamento, arricchendolo con i risultati raggiunti nel corso del suo primo triennio di attuazione.

Riprendono i lavori della Rete nazionale beni comuni emergenti e ad uso civico

Tra gli eventi da segnalare vi è anche la V Assemblea della Rete nazionale beni comuni emergenti e ad uso civico. Quest’ultima, dopo il lungo periodo di lockdown, è pronta a ripartire, a fare un bilancio complessivo del periodo appena vissuto e quello trascorso dalle precedenti assemblee, una delle quali tenutasi anche in piena emergenza Covid-19, in versione digitale, il 12 marzo. Il 26 e 27 settembre, la Rete nazionale beni comuni emergenti e ad uso civico terrà la sua Assemblea a Mondeggi (Fi), presso la “Fattoria senza padroni“, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, ma sarà possibile partecipare anche da remoto. “Radicarsi” è il suggestivo titolo che è stato attribuito a questo evento che, come affermano gli organizzatori, costituirà un’occasione per la Rete per «crescere a partire dalla radici profonde che abbiamo messo in questi mesi, per rafforzare una riflessione politica collettiva».

Intelligenza artificiale e partecipazione alla cura dei Beni comuni

Infine, segnaliamo un altro seminario su un argomento molto dibattuto non soltanto in Italia e solo apparentemente distante dai nostri, ossia l’Intelligenza Artificiale, il cui titolo ne chiarisce l’approccio utile anche per una strategia di incremento e diffusione del concetto di partecipazione e condivisione della cura dei Beni comuni: Per una governance umana. Prospettive educative e sociali”. Due giornate di studio sull’Intelligenza Artificiale e sul suo impatto, a tutti livelli, nella società odierna, con uno spazio particolare, anche se non unico, riservato ai risvolti etici e formativi. Si svolgerà presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università pontificia salesiana: con ogni probabilità in modalità on line dal 25 al 26 settembre prossimi.