Dal 16 al 18 ottobre 2020, a Bologna e online, la quinta edizione del “Festival della Partecipazione”. Ci sarà anche Labsus!

Promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva, UISP e Legambiente in collaborazione con Slow Food Italia e la Fondazione per l’innovazione urbana e con il contributo del Comune di Bologna e della regione Emilia Romagna, il Festival della Partecipazione vuole essere una fabbrica di idee per costruire le nuove forme della politica, dell’attivismo e della cittadinanza in Italia, facendo incontrare in laboratori, conferenze e dibattiti le principali realtà della società civile e istituzionale che si occupano di partecipazione.

L’importanza degli spazi di partecipazione

I mesi trascorsi tra pandemia e lockdown hanno dimostrato quanto siano importanti gli spazi di partecipazione in cui le persone cooperano per il Bene comune. Il Festival della Partecipazione prende le mosse da questa consapevolezza e vuole essere l’occasione in cui tirare le fila di ciò che è successo, sta succedendo e dovrà succedere nei prossimi mesi in Italia, nella convinzione che sarà proprio la partecipazione a fare la differenza.
Per ribadire l’importanza dell’attivismo civico, una parte importante degli eventi organizzati al Festival vedranno proprio protagonisti rappresentanti di reti, associazioni e movimenti che si sono attivate nella fase emergenziale e hanno garantito assistenza e aiuto dove le istituzioni non sono arrivate. Questi incontri saranno un momento per svolgere una riflessione sui modi e in cui queste esperienze possano operare anche in futuro, garantendo il loro apporto nei settori strategici della scuola, dell’assistenza sanitaria e del welfare locale.
Il racconto di quanto avvenuto durante la pandemia avrà, all’interno del Festival, dei focus specifici in particolare sull’impatto che la crisi sanitaria ha avuto sui diritti umani e sugli spazi di partecipazione democratica a livello globale, cercando di capire anche il ruolo che la comunicazione ha avuto sulla percezione della crisi e quindi sulle scelte fatte.
Ciascuno di questi argomenti sarà affrontato facendo particolare attenzione all’ottica di genere, per cui non mancheranno approfondimenti sul ruolo ed i problemi specifici delle donne in fase di lock-down e le più o meno evidenti discriminazioni cui sono state soggette.

Crisi climatica, partecipazione digitale e molto altro 

Il Festival della Partecipazione 2020, tuttavia, non sarà solo un’analisi di quanto è successo durante la pandemia.
Altre tematiche oggetto di discussione saranno la crisi climatica e i modi in cui la società civile si sta attivando per affrontarla e l’attivismo e la partecipazione digitale (la cui importanza si è resa quanto mai evidente nei mesi appena trascorsi) nelle sue diverse declinazioni: dal civic hacking agli hackaton.
La conclusione del Festival sarà infine dedicata a nuove forme di mobilitazione per condizionare e monitorare l’utilizzo delle risorse economiche stanziate nella fase post-emergenziale e in particolare dei progetti finanziati dal Recovery Fund.

Come partecipare?

Per garantire a tutti e tutte la massima sicurezza, l’intero Festival si svolgerà in forma ibrida: tutti gli eventi saranno trasmessi in streaming sul sito internet del festival e sul canale Facebook e solo alcuni prevedranno la presenza di pubblico in numero limitato, per il quale si richiede la prenotazione.
Il Festival della Partecipazione sarà una piattaforma per contribuire alla trasformazione del Paese attraverso il ruolo attivo e la partecipazione dei cittadini e la tutela dei loro diritti. Speriamo quindi di trovarci tutti e tutte lì, sia pure in forma virtuale.