Il 2024 si avvia alla conclusione, lasciandoci con un anno ricco di esperienze e traguardi significativi per l’amministrazione condivisa. In questi dodici mesi abbiamo celebrato eventi, costruito nuove relazioni e posto solide basi per il futuro.
Il decimo anniversario dell’approvazione del Regolamento di Bologna
Tra i momenti più significativi, va senza dubbio richiamato il decimo anniversario dall’approvazione del primo Regolamento per l’amministrazione condivisa, che non rappresenta solo un traguardo, ma un punto di partenza per nuove sfide. Gli Stati Generali dell’Amministrazione Condivisa hanno difatti offerto l’opportunità di meditare sul nostro impegno e rilanciarlo, delineando una visione che guarda al futuro con coraggio e determinazione.
L’amministrazione condivisa come risposta alla crisi della democrazia e alla frammentazione sociale
Nel corso dell’anno, abbiamo poi condiviso riflessioni e realizzato attività a partire dalla consapevolezza dello strategico ruolo dell’amministrazione condivisa nella costruzione di una democrazia aperta e inclusiva. Abbiamo infatti avviato il 2024 a partire dalla convinzione che l’amministrazione condivisa possa essere una valida risposta per ricostruire i legami sociali spezzati e per avviare un processo di ricerca che alimenta e si prende cura della nostra democrazia. Proprio con l’amministrazione condivisa viene alimentato il protagonismo civico e viene abilitato un sistema di relazioni capaci di produrre innovazione sociale, economica e culturale finalizzata a ridurre le disuguaglianze e accrescere i livelli di benessere e coesione sociale, contribuendo a rivitalizzare il tessuto democratico.
Una convinzione che abbiamo avuto l’occasione di ribadire proprio nella 50° edizione della Settimana Sociale dei cattolici in Italia: un crocevia di persone e progetti per andare, insieme, ‘al cuore della democrazia‘. Si è trattato di un’occasione in cui lo sguardo analitico è stato indirizzato verso le rinnovate forme, più libere e fluide, che assumono le esperienze di partecipazione, anche nel proposito di intercettare le nuove domande e le nuove vitalità che si pongono in antitesi rispetto alla frammentazione sociale e l’individualismo crescente.
La formazione e l’accompagnamento sull’Amministrazione condivisa
Sullo sfondo di una solida consapevolezza circa la portata essenziale dell’amministrazione condivisa per il futuro della democrazia, Labsus ha confermato il proprio impegno nella conduzione e nella promozione di appositi percorsi formativi nel proposito di diffondere una più solida consapevolezza sul valore aggiunto dell’amministrazione condivisa. Sul punto possiamo ad esempio richiamare il primo corso di formazione per l’applicazione del Regolamento per la cura condivisa dei beni comuni rivolto ai dipendenti del Comune di Roma e dei 15 municipi, che ha visto la partecipazione attiva di diversi membri di Labsus, nonché il Corso di Alta Formazione in “Amministrazione condivisa” organizzato presso la Sapienza Università di Roma, di cui si è data opportunamente evidenza.
Oltre alla formazione, Labsus continua a portare avanti in tutta Italia un lavoro di accompagnamento, affiancando enti pubblici e non solo nelle esperienze di amministrazione condivisa. Questo supporto va oltre l’aspetto formativo, entrando nel merito sia dei contenuti sia delle questioni organizzative legate a tali processi. In questo modo, Labsus non si limita solo alla diffusione di conoscenze teoriche, ma contribuisce concretamente alla realizzazione del modello dell’amministrazione condivisa.
Questione di genere e amministrazione condivisa
Nel corso del 2024 sono state numerose e variegate le aree e le tematiche oggetto di approfondimento. Tra di esse, occorre ricordare i contributi destinati a cogliere la complessità del fenomeno delle discriminazioni di genere, le diseguaglianze profonde e latenti che strutturano la società alla tematica di genere, dando altresì evidenza concreta dell’utilizzo dei patti di collaborazione stipulati nel comune impegno attivo nella lotta alla violenza di genere e nella diffusione di una cultura della non-violenza. Lo sguardo attento alla tematica ci ha peraltro consentito di cogliere significative innovazioni sul piano giuresprudenziale, come quello del caso di Lucha y Siesta a Roma, che testimoniano un originale uso del diritto nell’ambito del quale vengono valorizzate le pratiche che, pur nate fuori da un percorso di legittimazione preventiva, guadagnano la propria legittimazione in funzione delle attività rese con il coinvolgimento di cittadinanza e comunità, purché siano verificate le condizioni di uso a finalità generale dei beni.
Scuola bene comune
La proiezione verso il futuro ci ha così condotto a riservare la dovuta attenzione alle più giovani generazioni. I diversi approfondimenti tematici ci hanno consentito di promuovere una visione della scuola come bene comune nell’ambito della quale, attraverso i patti di collaborazione, si realizzano azioni di cura e di cittadinanza concreta capaci di sprigionare le risorse e le capacità di un ulteriore e preziosissimo pezzo di società, ossia i più giovani, ma ci hanno anche permesso di riaffermare l’importanza dell’inclusione delle scuole all’interno dei processi di rigenerazione urbana, permettendo alle nuove generazioni di esprimere liberamente opinioni, desideri e preoccupazioni sul futuro delle loro città.
Le nuove frontiere dell’Amministrazione condivisa
Oltre a tali tematiche e alle altre aree di approfondimento tradizionalmente di interesse per Labsus, il 2024 ha costituito anche l’occasione di esplorare nuove possibili frontiere dell’amministrazione condivisa. In questi termini possono intendersi: i patti di collaborazione siglati per sperimentare attività co-prodotte che segnano percorsi sperimentali verso le Case di Comunità; le esplorate potenzialità dell’archeologia partecipativa, che prende forma sul presupposto che gli scavi, i parchi e i musei archeologici costituiscano i luoghi in cui è custodita la memoria collettiva e che in quanto tali debbano farsi promotori dello sviluppo sociale e culturale delle comunità; gli approcci collaborativi nella gestione degli eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo in tutte le relative fasi, dalla prevenzione ai processi di ricostruzione post evento.
Uno sguardo alle esperienze internazionali
In questa apertura di Labsus verso nuove frontiere, l’orizzonte dello sguardo analitico è stato esteso al di là dei confini nazionali, guardando con interesse alla sussidiarietà ispirata al Movimento dei Girasoli a Taiwan, ai diversi modelli di gestione dei beni comuni in Brasile e alla possibile declinazione del principio di sussidiarietà orizzontale in tale ordinamento, alle sperimentazioni francesi di coinvolgimento della cittadinanza nelle decisioni sulla gestione della risorsa idrica potabile.
Il festival dell’Amministrazione condivisa di Assisi
Anche il prossimo anno sarà caratterizzato da importanti novità. Insieme al Comune di Assisi e al Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia, infatti, stiamo organizzando il 1° Festival dell’Amministrazione condivisa dei beni comuni. Un’occasione di incontro per consentire alle tante e diverse comunità diffuse in tutto il nostro Paese di conoscersi e riconoscersi.
Ci ritroveremo il 27,28 e 29 marzo nella cornice del Palazzo del Frumentario per dibattere, ascoltare, intervenire, lavorare insieme su temi e ambiti di intervento strategici per il futuro.
Il tema delle giornate di Assisi è il futuro, un futuro equo e sostenibile per tutte e tutti.
A breve tutte le informazioni, il programma, le curiosità del Festival. Ci vediamo ad Assisi, intanto auguriamo a tutte/i buone feste!
Immagine di copertina: Sakuragirl su Goodfon.com