All’iniziativa, realizzata da Labsus in collaborazione con l’Alleanza delle case della comunità (rete nazionale di 11 associazioni del terzo settore nazionali) e RiD ( Rimediare in dialogo), hanno partecipato le istituzioni locali, le aziende sanitarie, il mondo del terzo settore in un percorso articolato in 3 panel. Partendo da alcune esperienze concrete in Toscana che hanno al centro le Case della Comunità è stato approfondito il legame tra “salute e comunità” come binomio ormai più che accertato, è stata evidenziata la fragilità del sistema “Comunità” nel mondo contemporaneo, caratterizzato da frammentazione e rarefazione delle relazioni sociali, motivo per cui si rendono necessarie policy, da parte delle istituzioni pubbliche, per orientare azioni di community building.

Fonte: partecipante al Convegno
I lavori si sono incentrati su alcune parole chiave: dal concetto di salute come bene comune, al tema della cura, per arrivare ai patti di collaborazione come strumenti importanti per “fare comunità”. Una mattina ricca di spunti interessanti grazie ai diversi interventi che si sono succeduti, con al centro sempre presente la parola comunità, un termine forse troppo spesso utilizzato, che rischia di essere un contenitore vuoto, in un tempo della storia in cui anche il volontariato si trova a vivere momenti di grande fatica, e che rischia talora di essere banalizzato con la semplice offerta di determinati servizi alla cittadinanza.
In questo contesto, dove l’impegno di ogni soggetto, istituzionale e non, sembra essere proprio quello di accettare la sfida di essere costruttori di comunità, le Case della Comunità sono una grossa opportunità perché possono rappresentare una infrastruttura sociale che, mettendo in sinergia i diversi soggetti, alimenta e favorisce la costruzione delle comunità.
Nelle conclusioni è stato preannunciato un nuovo appuntamento per il prossimo autunno dove continuare a confrontarsi sulle medesime tematiche che, come emerso dalle relazioni e dai partecipanti, hanno bisogno di essere più condivise e di trovare ampie alleanze intorno alle quali e con le quali costruire nuove esperienze concrete da realizzare anche sperimentalmente sui territori ed una sorta di Osservatorio regionale.

Fonte: partecipante al Convegno
Al convegno hanno preso parte l’assessore alle politiche sociali della Regione Toscana Serena Spinelli, Nicola Paulesu assessore alle politiche sociali del Comune di Firenze, Mirko Dormentoni del Consiglio di Quartiere dell’Isolotto, Emiliano Rolle Bibliotecario, Sergio Chienni Sindaco di Terranuova Bracciolini, Marco Nerattini Direttore della Società della Salute di Firenze, Vanessa Pallucchi portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Carlo Beraldo dell’Alleanza per le Case della Comunità, Francesco De Biase di Rimediare in Dialogo, Piero Giunti Sindaco di Reggello, Matteo Francesconi Vice Sindaco di Capannori e coordinatore giovani di ANCI Toscana, Luca Caterino di Federsanità Anci Toscana.
Le conclusioni sono state affidate a Gregorio Arena Presidente di Labsus e a Ezio Manzini membro associazione RiD (Rimediare in Dialogo).
I lavori sono stati coordinati da Rossana Caselli, referente Toscana di Labsus e Nadia Garuglieri di Labsus.
Immagine di copertina: monreal312 su Pixbay