28/03/2025 @ 10:00 – 21:00 –

L’evento è promosso dal Comune di Assisi, Labsus-laboratorio per la sussidiarietà, Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia.

2° Giorno - Festival dei Patti di collaborazione e dell’Amministrazione condivisa

Quando

28/03/2025    
10:00 - 21:00

Dove

Palazzo Monte Frumentario
Vicolo Degli Esposti, 4, Assisi , PG, 06081

Tipologia evento

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Venerdì 28 marzo

ore 10.00 – 13.00:
Gruppi di lavoro su patti di collaborazione e Amministrazione condivisa

Il Festival è anche l’occasione per permettere alle comunità dell’amministrazione condivisa dei beni comuni in Italia di conoscersi e di riconoscersi.Collaborare nella cura dei beni comuni è una pratica che dentro e fuori dai Municipi, in alleanze alla pari, portiamo avanti quotidianamente, anche e soprattutto in ambiti e su temi di interesse generale che riteniamo strategici per costruire un futuro più equo e più sostenibile, per tutte e tutte. Ma praticare la cura dei beni comuni in alleanza con le istituzioni pubbliche è anche e soprattutto esperienza di cittadinanza attiva, uno spazio concreto dove prendere coscienza che anche così si può prendere parte e dare forma ad un collettivo che abbia capacità di incidere nella sfera pubblica.
Con questo obiettivo, si propone una sessione di lavoro in tavoli paralleli dove amministratori, funzionari, cittadini attivi, enti del terzo settore e imprese possano confrontarsi intorno alcune domande di futuro, proprio a partire da casi molto concreti di amministrazione condivisa (percorsi di co-programmazione e co-progettazione, patti di collaborazione, patti educativi di comunità): Come e fino a che punto la collaborazione alla pari può incidere sulle politiche pubbliche? Come possiamo rinsaldare il legame sociale e rigenerare le istituzioni democratiche a partire da queste esperienze?

Ci interrogheremo su queste sfide ragionando intorno a cinque campi d’azione:

  1. La cura e rigenerazione del patrimonio storico-architettonico: i patti come strumento unico per un’alleanza concreta tra diversi gruppi in azione, dai movimenti per la giustizia climatica ai gruppi spontanei di pulizia e animazione dei luoghi urbani
  2. La scuola e l’educazione come bene comune: ogni volta che la scuola si apre e collabora, ecco i patti utili a tutto il vivace e popolato mondo di bambine, ragazzi, insegnanti, dirigenti, genitori, nonne e vari attori locali
  3. I patti di collaborazione come nuovi spazi civici di partecipazione democratica: in una fase storica di forte crisi dei presidi di prossimità, i patti estendono, ibridano e reinventano mix di funzioni attraverso alleanze inedite
  4. L’impatto delle azioni di cura dei beni comuni: monitorare le ricadute che hanno i patti in corso e valutare in modo riflessivo le dinamiche in corso appare essenziale per dare un respiro politico ampio alla miriade delle singole azioni di cura
  5. I beni confiscati come beni comuni: l’attitudine a cooperare in modo orizzontale e trasparente è l’esatto opposto della mentalità mafiosa e i patti servono per non essere sole e soli nel prendere coraggio e cambiare le cose
  6. I piccoli comuni e l’Amministrazione condivisa: troppo spesso l’amministrazione condivisa dei beni comuni viene percepita come un tema solo di città, mentre sempre più chiara è l’opportunità di ideare patti per la cura del territorio, dai piccoli comuni a fiumi, valli e laghi come beni comuni
  7. L’Amministrazione condivisa come ecosistema: la coprogettazione e la coprogrammazione dei servizi pubblici si ispirano al concetto di amministrazione condivisa e sono sempre più praticate, ma è di fondamentale importanza che si cerchi sempre più di integrarle con la straordinaria presa territoriale possibile attraverso i patti di collaborazione

ore 15.00 – 16.00:
Presentazione Rapporto Labsus 2023


ore 17.30 – 19.30:
2° Panel generale

Introduzione di Veronica Cavallucci – Assessora alle politiche culturali

Il ruolo dei comuni per il futuro del Paese

Come vogliamo che l’Italia cambi?

Oggi l’Amministrazione condivisa è un modello consolidato che si avvale di una molteplicità di strumenti collaborativi e favorisce la collaborazione tra istituzioni pubbliche, cittadini attivi, imprese, Terzo settore, associazioni. Quale contributo possono dare ad uno sviluppo solidale delle nostre comunità le esperienze di cura e gestione condivisa dei beni comuni diffuse in tutto il Paese?

Stefano Arduini – Direttore Vita
Vittoria Ferdinandi – Sindaca di Perugia
Alessandra Pioggia – Università di Perugia
Gianluca Salvatori – Segretario generale Euricse
Elvira Zaccagnino – Direttrice edizioni la meridiana

Modera: Pasquale Bonasora – Presidente Labsus


ore 20,00 – 21.00:
Monologo teatrale “Digiunando davanti al mare”

drammaturgia Francesco Niccolini
regia Fabrizio Saccomanno
con Giuseppe Semeraro

La figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Negli anni Cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’università popolare insieme a tanti progetti culturali.Danilo Dolci voleva, con i disoccupati Siciliani, ricordare all’Italia intera che per la Costituzione Italiana il lavoro è un diritto ma anche un dovere se questo lavoro ha un’utilità pubblica. Durante la manifestazione Danilo Dolci fu arrestato assieme ad alcuni collaboratori, ne segui un processo che segnò un profondo spartiacque nell’Italia del dopoguerra.