Alla festa aderisce il Comune di Roma oltre a 18 diversi enti locali.

Una "prova" di sussidiarietà , dove vengono favoriti e rivalutati i rapporti di vicinato per rendere più vivibili le città .
E' tornata, in una formula rinnovata ed arricchita, la seconda edizione di "Vicini Vicini. La Festa dei Vicini di Casa" che sabato 26 maggio coinvolgerà non solo Roma ma ben 18 tra città e province italiane aderenti all'iniziativa.
Da Reggio Calabria a Belluno per un'intera giornata di feste ed eventi, spontanei oppure promossi dalle amministrazioni locali, celebreranno un'Italia diversa, che parte proprio dalla promozione dei rapporti di buon vicinato tra generazioni e culture differenti per rafforzare un'identita' territoriale fatta di condivisione e scambio di esperienze come di momenti del quotidiano.
 

A Parigi la prima edizione 

Dalla prima edizione parigina del 1999 con 2 milioni di vicini di casa in festa si prevede, per l'edizione di quest'anno, una partecipazione di ben 6 milioni di persone in 5 città d'Europa. Con orgoglio Cecilia D'Elia, assessore alle Politiche per la semplificazione, la comunicazione e le pari opportunita' del comune di Roma ha rivendicato il merito della capitale di ''essere stata la città che ha portato in Italia questa festa, che da quest'anno vede una partecipazione allargata a numerose realta italiane''.
Una festa che intende essere anche ''un'occasione seria – ha aggiunto l'assessore D'Elia – per costruire identita' territoriali partendo dal promuovere l'amicizia tra i vicini di casa, spesso la piu' difficile da instaurare. Un momento per promuovere lo scambio e la condivisione intergenerazionale ed interculturale''. Una prova di sussidiarietà, dove vengono favoriti e rivalutati i rapporti di vicinato per rendere più vivibili le città.
 
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