Milano e Roma tutelate dal 'giardinaggio guerrigliero '

I 'guerriglieri' sono cittadini attivi, ma le amministrazioni restano a guardare
L’iniziativa ha preso piede in Italia sette anni fa e si sta rapidamente diffondendo nelle grandi città. I gruppi di guerriglieri si tengono in contatto tramite la rete e sul loro sito è possibile vedere gli esiti delle loro azioni di risanamento, con immagini prima e dopo.

Il ‘giardinaggio guerrigliero’ s’inserisce in quella serie di iniziative ispirate al principio di sussidiarietà orizzontale, sancito dall’articolo 118 ultimo comma della Costituzione, che prevede la partecipazione attiva dei cittadini alla produzione e alla tutela di beni comuni. Tuttavia, resta da notare come la Costituzione indichi l’obbligo di favorire esperienze di questo genere. Le pubbliche amministrazioni stanno invece mantenendo un atteggiamento ‘passivo’ nei confronti del Guerrilla Gardening, che viene piuttosto appoggiato dai privati cittadini e dalle aziende di giardinaggio.

In allegato la scheda dettagliata sul caso. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito di Guerrilla Gardening.


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