I cittadini trasformano una discarica a cielo aperto in un giardino

Il giardinaggio attivo diventa il primo passo per il risanamento dell'intera zona

L’intervento è nato in maniera del tutto spontanea e ad oggi non si ha un coinvolgimento delle istituzioni pubbliche, che non ostacolano ma nemmeno favoriscono l’iniziativa della cittadinanza.

L’aspetto interessante di questo caso di sussidiarietà  orizzontale, però, è la dimensione che l’intervento assume per i residenti di via Scaldasole.
La partecipazione al risanamento dell’area, infatti, è considerata importante non soltanto per il valore intrinseco che un’azione del genere possiede: via Scaldasole, dicono i residenti, è sempre stata trascurata e mostra ancora i segni dei bombardamenti del 1943.

I volontari vedono in questo gesto un primo passo per la diffusione di una cultura della pulizia e del decoro e per il recupero dell’intera zona.
A Milano, quindi, siamo di fronte a dei cittadini che non si limitano ad intervenire quando le istituzioni pubbliche sono assenti o quando devono provvedere da soli ad un servizio che il settore pubblico non fornisce loro.

I residenti di via Scaldasole vedono nella cittadinanza attiva un metodo ed uno strumento per un progetto più grande. Il bene comune vuole essere tutelato, almeno nelle intenzioni, non attraverso il singolo intervento di risanamento o pulizia urbana, ma tramite un’iniziativa i cui principi ispiratori, pulizia e decoro, vengano estesi anche al resto del quartiere e diventino parte di un disegno complessivo di vivibilità  urbana.



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