
La sentenza 192 del 2024 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità parziale della legge n. 86/2024 (Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione), è a giusto titolo considerata di fondamentale importanza per i suoi contenuti e per l’influenza che avrà sul nostro modello di Stato delle autonomie. Al centro della pronuncia vi è l’interpretazione della citata norma costituzionale, che si riferisce espressamente alle sole Regioni, e, pur prendendo a riferimento le materie di potestà legislativa, permette un riconoscimento anche o solo di maggiore autonomia amministrativa, purché – ha chiarito una volta per tutte la Corte – riguardante specifiche e ben determinate funzioni, non intere materie, la cui devoluzione sia giustificata e motivata con precipuo riferimento alle caratteristiche della funzione e al contesto in cui avviene. La Corte ha censurato numerosi profili della legge, mentre su molti altri aspetti…