Sulla partecipazione attiva alle politiche di sviluppo e competitività 

La legge lucana promuove esplicitamente la partecipazione attiva dei soggetti economici e sociali alla costruzione e attuazione delle politiche relative allo sviluppo e alla competitività .

La Regione promuove l’imprenditorialità incentivando la ricerca e l’innovazione, prestando particolare riguardo allo sviluppo del capitale umano, sostenedo attività di formazione continua e permanente sempre nel rispetto delle pari opportunità. Appare evidente la volontà di ampliare le prospettive del Sistema Produttivo lucano, attuando un’internazionalizzazione del circuito imprenditoriale attraverso iniziative di sensibilizzazione e comunicazione, inserendosi in dinamiche che racchiudano anche Università ed Enti di ricerca che aumentino l’attrattività del proprio territorio. L’efficienza dei processi decisionali è garantita attraverso meccanismi di semplificazione delle procedure di comunicazione tra imprese e Pubblica Amministrazione e attuando un sistema di valutazione delle iniziative intraprese e dei risultati conseguiti. La presente legge promuove esplicitamente la partecipazione attiva dei soggetti economici e sociali sia alla costruzione delle politiche relative allo sviluppo e alla competitività sia per quanto riguarda l’attuazione di tali politiche, attraverso il principio di sussidiarietà. Tale principio viene nominato senza specificarne la sua accezione ed il contenuto della legge lascia la possibilità di interpretarlo nella sua duplice valenza. Particolare attenzione è riservata alle esigenze sociali promuovendo la responsabilità sociale d’impresa considerandolo lo strumento attraverso cui garantire la solidarietà sociale, il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori ed un’attenta tutela dell’ambiente. Nonostante si tratti di una Legge incentrata sullo Sviluppo del Sistema Produttivo regionale, viene costantemente messa in evidenza l’importanza della cooperazione e della partecipazione non solo delle imprese e nel mondo imprenditoriale, ma anche dei lavoratori e delle parti sociali presenti sul territorio, soggetti fondamentali per il miglioramento e l’innovazione della Regione.

Articolo 3 – Obiettivi
1. Per la finalità di cui all’articolo 1, la Regione Basilicata, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e nel rispetto del principio delle pari opportunità, nonché in coerenza con la legislazione nazionale e regionale, persegue i seguenti obiettivi: a) IMPRENDITORIALITA’, rispetto al quale promuove e sostiene: 1) il rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria delle PMI; 2) il miglioramento delle condizioni insediative delle imprese; 3) l’insediamento, la rilocalizzazione, l’ampliamento, la ristrutturazione, la riconversione di imprese e impianti produttivi, nonché la diversificazione produttiva in aree caratterizzate dalla presenza di settori maturi mediante l’insediamento di imprese operanti in settori nuovi; 4) la cooperazione nei diversi settori, quale idoneo strumento per avviare processi di imprenditoria diffusa e partecipata, nonché per favorire la coesione sociale, lo sviluppo economico, l’occupazione e il radicamento territoriale; 5) l’aggregazione tra le imprese ed il rafforzamento di legami di collaborazione tra queste e gli altri attori del sistema economico regionale (associazioni di categoria, istituti creditizi e finanziari, ecc.); 6) la cultura e la formazione imprenditoriale. b) RICERCA ED INNOVAZIONE, rispetto al quale promuove e sostiene: 1) la qualificazione della domanda di ricerca e innovazione delle imprese; 2) la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, nonché il trasferimento tecnologico, favorendo l’incontro ed il raccordo stabile tra domanda ed offerta di R&I; 3) gli investimenti in innovazione da parte delle imprese, in particolare le PMI; 4) lo sviluppo di capitale umano, la qualificazione delle competenze delle risorse umane, la loro mobilità interregionale ed internazionale, il rafforzamento dell’attrattività della Regione Basilicata nei confronti di studenti, studiosi e ricercatori italiani ed esteri; 5) la diffusione delle tecnologie ICT nel sistema produttivo per lo sviluppo di nuovi modelli di organizzazione aziendale, di gestione dei processi produttivi, di promozione e commercializzazione dei prodotti; 6) il rafforzamento della capacità delle imprese di fare rete attraverso l’attivazione ovvero il consolidamento di collaborazioni con altre imprese e con il mondo della ricerca in ambito nazionale ed internazionale. c) MERCATO, INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE INVESTIMENTI, rispetto al quale promuove e sostiene: 1) la capacità delle imprese di sviluppare e ampliare le proprie prospettive di mercato; 2) la tutela della proprietà intellettuale; 3) l’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale, favorendo la collaborazione non delocalizzativa con le imprese straniere; 4) l’attrazione di investimenti ed iniziative imprenditoriali atte a consolidare i sistemi territoriali; 5) il potenziamento delle filiere e dei sistemi produttivi locali fortemente radicati nel territorio e, per questo, in grado di valorizzare le potenzialità e mobilitarne le risorse. d) GESTIONE DELLE CRISI, rispetto al quale promuove e sostiene: 1) il monitoraggio e la prevenzione di crisi aziendali e di settore; 2) il recupero dell’attività imprenditoriale e la salvaguardia dei livelli occupazionali; 3) la riconversione produttiva ed occupazionale. e) USO SOSTENIBILE DELLE RISORSE AMBIENTALI, rispetto al quale promuove e sostiene: 1) la tutela e la valorizzazione delle componenti specifiche dell’ambiente regionale; 2) lo sviluppo e l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, inclusa la micro generazione distribuita; 3) l’efficienza energetica; 4) il recupero ed il riuso dei siti inquinanti ed inattivi; 5) una cultura e comportamenti attenti alle problematiche ambientali ed orientati alla loro efficace gestione. f) EFFICIENZA E GOVERNO DEI PROCESSI DECISIONALI, rispetto al quale promuove: 1) la semplificazione delle procedure e delle modalità di relazione e comunicazione tra imprese e Pubblica Amministrazione; 2) la valutazione sistematica dei risultati e degli effetti delle azioni e di una selezione delle buone pratiche, nonché quella della diffusione dei programmi, delle attività e dei relativi impatti; 3) la partecipazione attiva dei soggetti economici e sociali sia alla costruzione delle politiche per lo sviluppo e alla competitività del medesimo, che all’attuazione di tali politiche attraverso la sussidiarietà. 2. Nel perseguire gli obiettivi di cui al presente articolo, la Regione, al fine di contrastare ogni alterazione della libera concorrenza ed assicurare correttezza e rispetto delle regole di mercato: 1) attribuisce specifica attenzione al sostegno e allo sviluppo delle imprese locali attraverso la lotta contro il lavoro nero e sommerso; 2) promuove la vigilanza ed il monitoraggio sugli appalti pubblici, nonché la tutela delle imprese subappaltatrici; 3) contribuisce a ridurre rischi di infiltrazioni criminali. 3. Nell’ottica di uno sviluppo sostenibile ed attento alle esigenze, sociali, promuove la responsabilità sociale dell’impresa quale strumento atto a garantire la solidarietà sociale, un elevato livello di tutela dell’ambiente ed il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori, con particolare riguardo alla qualità, alla sicurezza e alla regolarità delle condizioni di lavoro.