Accordo firmato tra gli Ultras e il comune di Bologna per la rigenerazione dell'ex officina di via A. Costa

"Hanno fatto lavori importanti, anche dal punto di vista quantitativo e hanno presentato un progetto rivolto non solo a se stessi, ma al territorio e alla città . Credo sia un esempio molto bello e vado molto fiero di quel progetto."

A Skeggia” è un progetto che nasce lo scorso gennaio quando il gruppo “Forever Ultras 1974” di Bologna  decide di  occupare l’ex officina di fronte allo stadio, dietro alla bocciofila, storico ritrovo della tifoseria bolognese, chiusa da due anni.
Al loro arrivo lo stato di salute dello stabile era pessimo ma i tifosi non si sono lasciati scoraggiare e, rimboccandosi le maniche, hanno riqualificato l’intera area solamente con i propri mezzi  e con il proprio lavoro, trasformandolo in un punto di socialità  aperto alla cittadinanza. L’hanno ribattezzato ” A Skeggia”, in onore di un loro compagno morto qualche tempo fa, e ora chiedono di potere gestire lo spazio in accordo con il Comune.
Il gruppo  voleva rendere questo stabile la sede ufficiale della tifoseria, così dopo un primo insediamento si è dato il via ad una serie di lunghe trattative con il Comune per cercare di arrivare ad un accordo.
Finalmente nei mesi scorsi il gruppo ed il comune, in collaborazione con l’assessore allo sport Luca Rizzo Nervo, sono giunti alla firma di un patto di collaborazione per la realizzazione di interventi di cura, rigenerazione e gestione condivisa dell’immobile dituato in via Andrea Costa.

Abbiamo quindi intervistato  Giovanni Palermo, responsabile di “A Skeggia” e rappresentante dei “Forever Ultras 1974” per raccogliere la testimonianza di questo gruppo di tifosi che è riuscito, non senza fatica, a realizzare questo  progetto.

Che cosa ne pensate del Regolamento e in generale del modello dell’amministrazione condivisa?
Riteniamo il Regolamento un buon modello per avvicinare la cittadinanza all’istituzione locale e che permette la realizzazione di progetti rispondenti ai bisogni reali della comunità , facendo fronte anche alle sempre minori risorse finanziarie degli enti locali.

Il rapporto con l’ufficio partecipazione del comune di Bologna è stato semplice?
Sì, si è instaurato un rapporto sincero e collaborativo da parte di entrambe le parti.

In cosa consiste di preciso il progetto? Da chi è stato promosso e perché?
In un’ottica di gestione condivisa per lo svolgimento di attività  di interesse generale, volte al miglioramento della vivibilità  e della socialità , si è proposto un servizio di custodia e rigenerazione dello stabile “ex-Bocciofila Stadio” per poterlo destinare ad attività  d’interesse sociale.  Il progetto è stato promosso da singoli cittadini e tifosi della squadra di calcio Bologna F.C. 1909, uniti nella formazione sociale “Forever Ultras 1974” per ridare vita agli spazi da anni in disuso di proprietà  comunale.

Come pensate di coinvolgere i giovani, che cosa avete pensato di dedicare loro nello specifico?
Il coinvolgimento della fascia più giovane della popolazione è avvenuto attraverso l’attività  di cura urbana, dalla pulizia alla rigenerazione della struttura; sono stati creati momenti ludico-ricreativi attraverso l’utilizzo di attrezzature come ping-pong, biliardino, giochi di società  e carte e con la creazione di una palestra popolare.

E per gli anziani?
Agli anziani abbiamo proposto di creare una serie di eventi e serate auto-organizzate in base alle loro esigenze (ballo, tombola, spettacoli, corsi…).

Come mai avete deciso di proporre un Patto di collaborazione?
La struttura non veniva messa a bando, causa l’inagibilità  della stessa, di conseguenza ci siamo proposti per una ristrutturazione auto-finanziata.

A che punto sono i lavori?
Il ripristino è quasi totalmente completato, compresa la creazione di un bagno attrezzato per i disabili.

Quanto è coinvolta la comunità ?
La risposta della comunità  è stata positiva, la partecipazione molto alta.  La condivisione di quello spazio ha riavvicinato realtà  che si stavano perdendo e disperdendo.

Qui è possibile visitare il link al sito del comune di Bologna in cui è presente il patto di collaborazione.

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