Nel cuore del Giambellino, quartiere storico e multiculturale di Milano, un’area pubblica sottoutilizzata e semi-abbandonata ha cominciato a riprendere vita con il progetto “Fate Largo”.
Il contesto
Largo Balestra è un’area di circa 2500 metri quadri, composta da un’area verde e uno slargo in cemento, posizionata a lato di via Giambellino e confinante con una via privata (via Rosalba Carriera) e con al suo interno una serie di strutture, di proprietà comunale (LIDL-ex mercato comunale, CGIL, Handicap su la testa!) e private (Palauno). Nella via privata adiacente la piazza è ubicata una scuola media pubblica, Rinascita Livi, e una serie di abitazioni private.
Negli ultimi dieci anni Largo Balestra, a causa della sua posizione interna e parzialmente occultabile è divenuto luogo di disagio, degrado e criminalità, con presenza di senzatetto e persone dedite allo spaccio di stupefacenti in orario sia diurno che serale/notturno. La situazione di insicurezza del luogo, in continuo peggioramento, ha fatto sì che, gradualmente, gli abitanti evitassero questa piazza e che le condizioni del verde e dello slargo divenissero sempre più precarie, con deposito di spazzatura, situazioni di bivacco, sosta o accampamento con abbandono di rifiuti e sporcizia.
La rete
In questo contesto, dal luglio 2017 alcune associazioni che già abitavano e frequentavano l’area, Handicap…su la testa!, Associazione Rinascita per il 2000, Confederazione Cittadinanza Consapevole, si sono messe in rete per immaginare un futuro diverso per la piazza. I tre enti, sul territorio di Largo Balestra, si occupano rispettivamente di educazione civica, partecipazione, educazione e socialità con gli studenti e volontariato nell’ambito della disabilità. A seguito dei primi incontri, la rete ha deciso di avvalersi della consulenza tecnica del collettivo di giovani architetti di Needle Agopuntura urbana, esperti in progettazione urbanistica partecipata dello spazio pubblico, urbanismo tattico e design partecipativo, e di Epeira_ Incontrare il conflitto, un ente di mediazione che è risultato importante vista l’elevata complessità sociale del territorio.
E’ così nato il progetto “Fate Largo”.
Il Bilancio Partecipativo
Dopo circa 6 mesi di progettazione, ricerca, confronto, dialogo con le istituzioni (Municipio 6 e assessorati competenti) e con gli abitanti del quartiere, si è presentata l’opportunità di concorrere al bando di assegnazione dei fondi comunali (200.000 euro) per il Bilancio Partecipativo 2018. Il progetto è risultato vincitore con 1780 voti dei cittadini.
Nel 2020 saranno quindi installati nuovi arredi urbani nell’area verde di Largo Balestra: area giochi per bambini e adulti, sedute, uno spazio per orto biodinamico, un piccolo palcoscenico per attività artistiche performative, area cani, casa dell’acqua, con lo scopo non solo di rendere il parco di nuovo fruibile, ma di creare un meccanismo di co-gestione dello spazio, attraverso la proposta di una serie di attività di animazione e partecipazione (feste, spettacoli, corsi, orto).
Il Patto di collaborazione
Il progetto è nato con la volontà di attivare un processo virtuoso di attivazione della comunità, partecipazione ed aggregazione. Constatato sin da subito che la sola aggiunta di arredi urbani non sarebbe bastata per valorizzare realmente l’area, la neonata associazione Fate Largo ha deciso di muoversi per iniziare ad “attivare” gli spazi, in attesa dei lavori definitivi di arredo previsti.
Il patto di collaborazione, firmato a Maggio 2019, è stato lo strumento perfetto per tramutare questa idea in realtà: grazie ad un accordo tra il Comune di Milano (che ha inserito Largo Balestra tra i progetti sperimentali per la “gestione condivisa dei Beni Comuni”) e la rete di progetto, e grazie ad ulteriori fondi ottenuti da Fondazione Cariplo e Chiesa Valdese, lo spazio ha iniziato a prendere vita con attività aggregative, animazione e musica.
Il team di architetti di Needle_Agopuntura urbana ha curato il progetto di attivazione temporanea degli spazi: grazie ad arredi modulari ed installazioni (esperimenti di “urbanismo tattico” e “agopuntura urbana”), lo spazio prende vita e si modifica a seconda delle attività in modo leggero e flessibile, trasformandosi all’occorrenza in un vero e proprio “salotto a cielo aperto”.
Numerose sono state le realtà e le associazioni coinvolte nei primi momenti di aggregazione: dall’Accademia di Scacchi di Milano, all’associazione sportiva Shobuaiki (Aikido), da artisti (il pittore Claudio Jaccarino) a musicisti (il gruppo Gli Scappati di Casa e Jambellino Band), offrendo attività anche per i più piccoli (Associazione Trillino Selvaggio).
La risposta del quartiere, dai ragazzi della scuola Rinascita per il 2000 ai più anziani incuriositi dal progetto improvvisatisi giocatori di “petanque”, ai bambini intenti a pitturare su un enorme telo sul suolo e da chi ha potuto ascoltare buona musica o prendere parte alle lezioni di educazione cinofila, è stata assolutamente positiva. La “chiamata” del progetto Fate Largo ha fornito un chiaro segnale: la comunità esiste ed è necessario ricompattarla e fornirle nuova linfa vitale.
Ora il progetto è in continua evoluzione e l’obiettivo è quello di coinvolgere sempre più attivamente il quartiere, organizzare attività, abbellire lo spazio pubblico e costruire un luogo di socializzazione e coesione sociale, trasformando uno spazio abbandonato in un contenitore di idee, un polo attrattivo per i cittadini, oltre che a un esperimento virtuoso e replicabile in tanti altri spazi pubblici delle nostre città.
Per maggiori informazioni: fatelargobalestra@gmail.com
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