Il Vademecum per «l’attuazione delle collaborazioni in sussidiarietà orizzontale mediante interventi di Cittadinanza attiva», redatto dal Servizio per l’attuazione della sussidiarietà orizzontale-Direzione Affari generali/Comunicazione interna del Comune di Verona, è stato costruito sulla base delle esperienze maturate nell’ambito del servizio dedicato a questa funzione. Sicuramente uno strumento utile che può essere preso ad esempio da altre amministrazioni.
Una cassetta degli attrezzi per le Amministrazioni locali
Il Vademecum per la sussidiarietà è stato presentato lo scorso 16 settembre a Verona, nell’ambito del seminario “Verona per la sussidiarietà 2020 – Beni comuni, amministrazioni e pratiche di cittadinanza attiva a confronto”, un incontro organizzato a distanza di tre anni e mezzo dall’approvazione del Regolamento sulla sussidiarietà orizzontale. L’incontro è stato anche un momento utile per fare il punto sulla situazione che riguarda aspetti teorici e procedurali legati al mondo della sussidiarietà orizzontale, a cui ha fatto seguito anche un momento dedicato alla presentazione di alcune delle esperienze in corso nella città veneta.
Il Vademecum, così come tutti i materiali della giornata del 16 settembre, sono consultabili su una pagina dedicata sul portale istituzionale del Comune.
«La condivisione dell’esperienza e dei documenti prodotti», afferma il responsabile del servizio dott. Giuseppe Baratta «vuole essere un punto di partenza per la creazione di quella cassetta degli attrezzi per le Amministrazioni di cui si è spesso parlato, nell’ottica di una sempre maggiore collaborazione con le forze vive della cittadinanza attiva».
«Questo Vademecum», si legge nella premessa, «intende offrire un primo supporto nella comprensione dell’iter per l’attuazione delle azioni sui beni comuni, come sperimentato dalla Città a partire dal 2017».
Cosa contiene?
E quindi oltre al significato e ai percorsi per cogliere bene il significato del concetto di Sussidiarietà, nel Vademecum sono presenti i consigli utili, in breve e con chiarezza, su come strutturare: le “Proposte di collaborazione in sussidiarietà: i proponenti, le tipologie e l’oggetto”, la “Presentazione di una proposta da parte di cittadini attivi”, l’istruttoria, il riscontro alla proposta, e altri passaggi procedurali. L’obiettivo del Vademecum è chiaro: rendere efficace ed efficiente il rapporto tra Amministrazione comunale e i cittadini attivi, al fine della migliore gestione dei Patti di collaborazione.
Foto di copertina: Timkad su Pixabay