A Lercara Friddi, nel palermitano, una piazza in stato di abbandono si trasforma in un suggestivo "Terrazzo sul Fiume" grazie ad un Patto di collaborazione

A Lercara Friddi, pittoresco Comune della città metropolitana di Palermo, è stato recentemente siglato un Patto di collaborazione ambizioso che promette di trasformare piazza Macello in un suggestivo e animato “Terrazzo Sul Fiume”. La firma del Patto è avvenuta l’8 marzo 2023 e le parti coinvolte sono l’Associazione ANVVFC (Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo) e il comune di Lercara Friddi. Grazie al Patto, la comunità di Lercara Friddi si riappropria di un bene comune prima abbandonato, trasformandolo in un luogo di socialità e cultura.

Creare un luogo di aggregazione e cultura

Gli obiettivi del Patto di collaborazione sono molteplici e sono stati definiti, insieme alle attività e agli interventi previsti, durante la fase di co-progettazione che ha coinvolto cittadini attivi e amministrazione. L’obiettivo principale è trasformare piazza Macello in un autentico “Terrazzo Sul Fiume” accessibile a tutti i cittadini. Il luogo offrirà una splendida vista sulle montagne che si estendono tra Castronovo di Sicilia e Lercara Friddi, oltre al piacevole rumore del fiume Morello che scorre nelle vicinanze. La piazza diventerà quindi un luogo adatto per momenti di lettura, relax urbano e aggregazione sociale e culturale.

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Piazza Macello prima del patto “Terrazzo sul Fiume” (Fonte: associazione ANVVFC)

Biblioteca all’aperto, manifestazioni culturali e laboratori tematici

La proposta comprende diversi elementi chiave per lo sviluppo culturale della zona. Innanzitutto, si prevede la creazione di una biblioteca all’aperto, un luogo dove i cittadini potranno immergersi nella lettura all’aperto, avendo a disposizione una vasta selezione di libri. Questa iniziativa mira a promuovere la cultura e l’amore per la lettura in un ambiente stimolante e suggestivo. Inoltre, sono previste diverse manifestazioni culturali che animeranno la Piazza nel corso dell’anno. Questi eventi saranno progettati per coinvolgere la comunità locale e i visitatori, offrendo spettacoli, concerti, esposizioni d’arte e molto altro ancora. Saranno un’occasione per celebrare l’arte e la cultura locale, nonché per promuovere l’inclusione e la diversità. Infine, il Patto prevede anche la realizzazione di laboratori tematici sulla sicurezza e sulla sostenibilità. Questi laboratori avranno lo scopo di informare ed educare la comunità su questioni importanti legate alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale: un’opportunità per apprendere nuove conoscenze e mettere in pratica comportamenti responsabili per la tutela dell’ambiente e la sicurezza personale.

Forme di sostegno per il successo del patto di Lercara Friddi

Durante la fase di co-progettazione, sono state definite le modalità di supporto che il Comune fornirà. Una delle forme di sostegno sarà l’utilizzo dei mezzi di informazione dell’Amministrazione comunale, come il sito web e la pagina Facebook, per promuovere e pubblicizzare le attività legate al progetto. Inoltre, il Comune si impegna ad attivare ulteriori forme di sostegno entro i limiti delle risorse disponibili e compatibilmente alla salvaguardia degli equilibri di bilancio. Questo indica che il Comune sarà impegnato a fornire risorse finanziarie e logistiche per garantire il successo delle attività previste nel Patto di collaborazione. Di conseguenza, la stretta collaborazione tra l’associazione ANVVFC e il Comune di Lercara Friddi si rivela fondamentale per la realizzazione dei progetti e per la promozione della cultura e dell’inclusione nella comunità locale. Il Patto di collaborazione di Lercara Friddi ha una durata di cinque anni, con scadenza quindi prevista nel 2028. Durante questo periodo, le parti coinvolte si impegneranno a lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi stabiliti nel Patto. La durata pluriennale permetterà di pianificare a lungo termine e di garantire la continuità delle attività culturali e sociali nella zona. Per saperne di più, abbiamo intervistato Giovanna Martino, Presidente dell’ANVVFC, e Rosario Olivieri, Assessore alle politiche culturali, educative e finanziarie e alla transizione digitale.

Come nasce il patto di Terrazza sul Fiume e perché?

Giovanna Martino: Abbiamo rifatto il “look” della piazzetta-terrazza accanto alla quale scorre un affluente del torrente Morello, corso d’acqua che, da Colle Madore, scende a sud di Lercara Friddi. Abbiamo voluto far sì che, sebbene siamo a pochi passi dalla circonvallazione, questo scorcio panoramico sia una piccola oasi in cui ci si possa far cullare dal fruscìo delle acque e dal panorama. Abbiamo voluto ridare nuova vita ad un luogo considerato, ormai, un’area abbandonata e senza valore”.

Quali interventi di riqualificazione sono stati effettuati?

Giovanna Martino: Abbiamo ripristinato la balaustra in muratura e ferro che circonda la piazza con piccoli interventi di pulitura e ritinteggiatura. Abbiamo risistemato il bilico pesa animali, che rappresenta il luogo e il suo passato. Abbiamo illuminato la piazza adornandola con piante e panchine costruite con materiali di riciclo”.

Come si è svolta la fase di co-progettazione con l’Amministrazione? Ci sono state criticità?

Giovanna Martino: “Abbiamo iniziato, sin da subito, con la massima sintonia. Importante la fase esecutiva in cui, di concerto con l’ufficio tecnico comunale, abbiamo subito individuato il tipo di interventi necessari. Una volta stabilito il da farsi c’è stato solo il nostro entusiasmo nel far “risorgere” un posto che oggi abbiamo restituito alla comunità. Non abbiamo avuto, davvero, nessun problema o criticità e questo ci ha permesso di lavorare con ancora maggior determinazione”.

Nel Patto si fa riferimento ad altri soggetti coinvolti. Ci può raccontare chi sono e in che modo intervengono?

Giovanna Martino: Grazie al fatto che il sito si presta molto bene ad attività ricreative, con il locale gruppo UNITALSI diamo vita ad iniziative specifiche per i ragazzi speciali, e con i ragazzi del gruppo ANSPI invece lavoriamo con i bambini e le loro esigenze di spazio giochi. Abbiamo, inoltre, altri partner quali il garante per la disabilità, la Pro Loco e le case di riposo del territorio ed insieme facciamo attività specifiche e mirate”.

Il tema delle polizze assicurative è quasi sempre presente in ogni patto di collaborazione. Voi come associazione come l’avete risolta?

Giovanna Martino: Sia i nostri volontari che i partner hanno tutti polizze assicurative che ci tutelano per tutte le attività che svolgiamo. Nel caso di soggetti fisici o giuridici non assicurati, ne stipuliamo una “ad hoc” solo per la durata dell’evento che di volta in volta viene programmato”.

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Inaugurazione della nuova piazza Macello (Fonte: associazione ANVVFC)

Il patto di Terrazzo sul fiume è il primo patto firmato a Lercara Friddi dall’approvazione del Regolamento. Qual è il bilancio dell’amministrazione rispetto alla diffusione dell’amministrazione condivisa dei beni comuni?

Ass. Rosario Olivieri: Sicuramente positivo! L’attivazione del primo Patto di collaborazione ha liberato energie nuove, ha costruito una “comunità responsabile” che, grazie al Patto, si è aggregata intorno ad un bene comune per prendersene cura, facendo emergere un’identità collettiva responsabile e generativa. Grazie all’iniziativa dei volontari dell’Associazione (ANVVFC) e al loro impegno si sta diffondendo un nuovo stile di cura degli spazi comuni, ma soprattutto un nuovo modo per vivere i luoghi, legato ad una memoria collettiva del bene condiviso. Tale memoria custodisce, attraverso l’arte del racconto, la storia e la cultura del luogo, e genera conoscenze e competenze, spesso tacite, che sono in grado di far sviluppare i tessuti produttivi e il senso di appartenenza alla comunità. Non c’è bene comune senza una comunità che se ne prende cura e non c’è comunità capace di cura che non sia parte di un sistema di prossimità”.

Nel Patto si evince chiaramente che la definizione di obiettivi e interventi è stata raggiunta mediante una fase di co-progettazione tra amministrazione e cittadini attivi. Quali sono stati gli aspetti positivi della co-progettazione?

Ass. Rosario Olivieri: I Patti di collaborazione sono per loro natura uno strumento privilegiato per avviare processi di progettazione condivisa. La nascita del primo Patto è stata l’occasione per sedersi intorno ad un tavolo con uno sguardo nuovo per pensare insieme al nostro territorio. La co-progettazione ha la capacità di unire la cultura della gratuità e dell’attivismo civico con la rigidità dei processi e dei tempi dell’istituzione, generando un sistema innovativo capace di attivare risposte e servizi, grazie ad una responsabilità condivisa, che libera creatività, costruisce percorsi e connessioni con le diverse realtà associative e con i cittadini, che diventano sempre più consapevoli”.

Ci sono state criticità?

Ass. Rosario Olivieri: È importante segnalare alcune criticità emerse nel lavoro di co-progettazione. Ragionare in termini di co-progettazione significa non accontentarsi esclusivamente di realizzare un intervento, ma lavorare per costruire un continuo scambio tra l’azione e la programmazione, e questo richiede dedicare tempo all’incontro e al confronto, che a volte, con i ritmi frenetici non è sempre facile. La co-progettazione, infine, è una modalità di affidamento dei servizi che impegna in maniera importante le risorse umane sia della Pubblica Amministrazione, sia del Terzo Settore e questo richiede di assumere la mentalità di co-ricercatori di soluzioni e non solo di erogatori di servizio. Quest’ultima criticità è un elemento che non va dato per scontato, ma va costruito e alimentato costantemente. Questo è il tempo della responsabilità sociale, della cooperazione e della sostenibilità, e la co-progettazione è il metodo per avviare un cambiamento, una rigenerazione, per arginare il degrado e gli atteggiamenti di indifferenza e per dare un nuovo volto alle nostre comunità”.

L’Amministrazione si impegna a voler sostenere economicamente le attività nei limiti del possibile. Dalla data di sottoscrizione ad oggi, ci sono stati sostegni diretti o ce ne saranno nel breve periodo? Se sì, per quale specifico scopo?

Ass. Rosario Olivieri: Nell’amministrazione condivisa si è in una situazione simile a quella di una famiglia, dove le risorse sono assegnate, e non contrattate, sulla base di quanto è necessario per raggiungere gli obiettivi concordati nel Patto di collaborazione. Da quando è stato avviato il Patto, l’Amministrazione comunale ha sempre cercato di dare supporto all’Associazione, nella consapevolezza che il contributo non è solamente di natura economica. Tale supporto, infatti, non è mai stato erogato come esclusivo contributo, ma sempre associato ad un’altra forma di sostegno, che ha consentito di realizzare gli obiettivi in un’ottica di reciprocità, in base alle competenze, alle professionalità e alle risorse di ciascun partner. Per incentivare e sostenere la cultura della partecipazione l’amministrazione ha istituito il Regolamento della Democrazia partecipativa. Ogni anno, questo Regolamento offre ai cittadini l’opportunità di votare direttamente la destinazione, di una parte limitata, delle risorse del bilancio comunale, per attuare progetti e proposte. La Democrazia partecipativa, per la nostra comunità di Lercara Friddi, rappresenta uno strumento importante e una risorsa significativa per sostenere ed avviare nuovi Patti di collaborazione”.

L’importanza dell’apertura alla comunità

In conclusione, il patto di collaborazione Terrazzo Sul Fiume firmato a Lercara Friddi rappresenta un primo passo significativo verso l’amministrazione condivisa dei beni comuni. È positivo vedere come i cittadini attivi e l’amministrazione si siano messi insieme per immaginare e realizzare un Patto completo rivolto non solo a interventi di cura e riqualificazione di un luogo, ma anche alla creazione di opportunità di cittadinanza in termini di aggregazione sociale e culturale. Tuttavia, è importante sottolineare che l’efficacia dei Patti di collaborazione può essere ulteriormente potenziata coinvolgendo e aprendo il Patto anche ad altri soggetti. Sarebbe stato ancora più impattante aver incluso tra i firmatari, e anche nella co-progettazione, le organizzazioni e i gruppi che comunque vengono coinvolti nelle attività. Nonostante questo, il Patto rimane un esempio di come l’impegno condiviso possa generare risultati concreti e duraturi. Rendere accessibile la cultura, promuovere la sicurezza e la sostenibilità sono obiettivi fondamentali per una comunità felice. Lercara Friddi ha dimostrato di essere all’avanguardia nell’adozione di queste idee e di essere guidata da un’autentica volontà di miglioramento. Si spera adesso che l’esempio di questo Patto di collaborazione ispiri altri cittadini attivi a realizzare progetti che mirino a creare spazi di vita e rappresentino le esigenze di tutta la comunità.