Il progetto è denominato “Programma di formazione sull’utilizzazione e la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata”.
Il programma di formazione punta al miglioramento dell’ iter di assegnazione dei beni confiscati, dell’ utilizzazione, della gestione e della valorizzazione sociale dei medesimi, attraverso l’ incremento delle conoscenze dei diversi attori/beneficiari finali.
L’intervento formativo è stato rivolto anche ai comuni e prevedeva un’articolazione didattica che prospetti soluzioni efficaci per garantire il superamento delle criticità che impediscono la corretta destinazione dei beni.
“L’utilizzazione dei beni confiscati – ha dichiarato Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera – rappresenta uno degli strumenti principali per combattere la criminalità organizzata. Formare i giovani è un passo fondamentale affinché i beni confiscati siano conferiti alla collettività per creare lavoro, scuole, servizi, sicurezza e combattere efficacemente le mafie”.
L’iniziativa rientra nel programma operativo nazionale “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia” 2/26, del Ministero dell’Interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, direzione centrale per gli istituti di istruzione – Ufficio per la promozione dell’innovazione, con la collaborazione del Raggruppamento temporaneo d’imprese costituito da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, Cesvip (già Efeso), Enaip, Tils spa.
Il bando con le modalità di partecipazione è stato pubblicato sul sito delle prefetture e su www.sicurezzasud.it.