A proposito della crisi del governo Prodi

Questa è la " nostra " politica, quella che soltanto noi " dilettanti " della politica sappiamo fare!

Per riprenderci la politica bisogna però superare il complesso di inferiorità verso la politica che si fa nel Palazzo, lontana e complicata, comunque sempre fuori dalla nostra portata. E ricordarci che l’Italia è un paese pieno di gente che fa politica pur disprezzando cordialmente i politici e la politica, perché non sa che ci sono diversi modi di fare politica.
C’è il modo dei politici, nelle istituzioni e nei partiti, a tempo pieno e in cambio di vantaggi di ogni tipo. Ma c’è anche il nostro modo di fare politica, “da cittadini”, con passione, disinteresse e competenza, perché ovunque un gruppo di cittadini si mobiliti per soddisfare esigenze della comunità, lì si fa politica.

“Da cittadini”, appunto. E chi si impegna così dovrebbe essere consapevole che quello che sta facendo si può chiamare volontariato, associazionismo, cittadinanza attiva, mobilitazione intorno ad un tema e così via: ma è politica, nel senso più ampio e nobile del termine.
Questa è la “nostra” politica, quella che soltanto noi “dilettanti” della politica sappiamo fare e che ai politici professionisti, troppo occupati a tendersi agguati nei corridoi del Palazzo, non interessa.

Ma, vista la prova fornita in questi ultimi anni dai politici di professione, di questa politica fatta da noi “dilettanti” l’Italia oggi ha bisogno più che mai.