Recensione a Impresa sociale, n.1/2007

Il volume, curato da Michele Andreaus, si compone di una parte centrale di approfondimento monografico dedicata al tema: Aziende non profit, accountability e rendicontazione, cui si affianca, unitamente alle altre già note sezioni, una nuova parte dedicata alla rubrica: Verso l’impresa sociale, dedicata alla raccolta di saggi ed articoli che abbiano ad oggetto l’analisi del decreto legislativo n. 155 del 24 marzo 26 “Disciplina dell’impresa sociale, a norma della legge n. 118 del 13 giugno 25”.

La dimensione imprenditoriale del nonprofit conduce a ritenere, oggi, non più sufficiente una legittimazione che si evinca dai valori “simbolici di carità o di orientamento perseguito”, ma sottolineano Carlo Borzaga e Luca Fazzi, “oggi sono chiamati a giustificare il proprio ruolo di erogatori di servizi e di beni pubblici anche sotto il profilo dell’utilità sociale del proprio agire”. La gestione deve, anche e soprattutto per le imprese nonprofit, essere basata su “trasparenza, apertura, coinvolgimento e comunicazione”.

Occorre coinvolgere gli interlocutori attraverso il “confronto e la condivisione di valori e mission” (Michele Andreaus).
La lettura del volume si presenta di rilevante interesse; la sua prima parte è dedicata all’approfondimento scientifico della tematica, la seconda è dedicata all’analisi di alcuni rilevanti case study.

Con riferimento all’analisi delle principali linee evolutive dell’accountability il volume propone i saggi su:
– Accountability e social reporting nelle imprese sociali – di Antonio Matacena;
– Responsabilità sociale e azienda nonprofit: quale declinazione? – di Gianfranco Rusconi e Silvana Signori;
– Quale modello di rendicontazione per l’impresa sociale? – di Michele Andreaus;
– Dal gruppo nonprofit al gruppo dell’impresa sociale: dieci anni di sviluppo delle attività e di accountability nonprofit, – di Claudio Travaglino.
Con riferimento ai case study il volume propone:
– Il bilancio sociale nell’esperienza del CSV di Trento, – di Erika Costa;
– L’esperienze di bilancio sociale nella rete CGM, – di Francesco Abbà e Silvia De Vogli;
– Il bilancio sociale: l’esperienza del consorzio Con.solida; – di Stefano Maines, Silvia De Vogli;
– Il ruolo del capitale intellettuale nella rendicontazione del bilancio sociale: un caso di studio, – di Roberta Cuel, Fabiola Michelotti, Valentina Visioli.

In particolare, con riferimento all’analisi delle principali linee evolutive dell’accountability:
Accountability e social reporting nelle imprese sociali – di Antonio Matacena
L’idea di fondo che sostiene l’articolo è quella per cui “in ogni azienda deve esistere un’esplicita e coerente coordinazione tra mission, governace ed accountability” laddove la mission individua “i fini dei soggetti per i quali l’azienda vive e che all’azienda hanno dato vita; la corporate governace, individua “le modalità di governo dell’azienda e di relazione tra governo e controllo” e l’accountability individua “l’area dedita all’informazione ed alla comunicazione aziendale”. L’Autore delinea il diverso contenuto della mission, della governance e dell’accountability, che operano nelle varie tipologie d’imprese: lucrativa mutualistica ed ultima, ma non ultima, l’impresa sociale. In particolare, in quest’ultimo caso, si delinea una proposta per un sistema informativo, che utilizzi una rendicontazione trasparente ed un bilancio sociale che sia costruito secondo le specifiche relazioni mission/governance, accompagnati da un report che faciliti il controllo sociale esterno.

Responsabilità sociale e azienda non profit: quale declinazione? – di Gianfranco Rusconi e Silvana Signori;

L’interrogativo a cui gli Autori intendono dare una risposta in questo saggio è: verso chi l’azienda è responsabile? La risposta non può che essere differente, per l’impresa for profit e l’impresa nonprofit. Di particolare interesse è l’analisi della responsabilità sociale d’azienda nell’impresa nonprofit, dove la tematica assume una particolare rilevanza in quanto è proprio attraverso questo istituto che l’ente nonprofit deve “dimostrare” una coerenza tra mission dichiarata ed azione effettivamente posta in essere. Gli Autori sottolineano che “la responsabilità sociale dell’azienda nonprofit va ricondotta alla sua capacità di perseguire in modo efficace ed efficiente la propria mission istituzionale nel rispetto dei criterio di qualità, di inclusione e di reciproco riconoscimento degli interessi di tutti gli stakeholder (di missione e non)”.

Quale modello di rendicontazione per l’impresa sociale? – di Michele Andreaus;

L’Autore, avendo come punto di partenza i vincoli imposti dall’attuale disciplina normativa, delinea un possibile standard di rendicontazione integrata per le imprese sociali. Se differenti livelli di rendicontazione sono riconducibili, sinteticamente a: a) quanto valore creo e come lo creo; b) come lo distribuisco; c) quali risultati raggiungo, dati i miei obiettivi; la rendicontazione deve essere strutturata su tre linee: quella economica-finanziaria (bilancio economico, patrimoniale e finanziario); quella sociale (bilancio sociale) e quella di missione (bilancio di missione).

La comunicazione extra-contabile, per l’impresa nonprofit deve essere “l’occasione per innalzare il complessivo livello di rendicontazione”. Sicchè, attraverso il bilancio sociale ed il bilancio di missione, “è in teoria possibile – sottolinea l’Autore – integrare la tradizionale rendicontazione contabile, fornendo quegli elementi utili per una valutazione della capacità d’impresa, anche sociale di perseguire gli obiettivi e di verificare la capacità di rispettare quelle condizioni necessarie, ancorché non sufficienti, a garantire all’impresa prospettive di medio-lungo termine”.

Dal gruppo nonprofit al gruppo dell’impresa sociale: dieci anni di sviluppo delle attività e di accountability nonprofit, – di Claudio Travaglino;

L’Autore ripercorre le tappe evolutive del concetto di gruppo nonprofit dai primi anni 9 ad oggi, anche attraverso un’analisi della dimensione comunitaria del concetto in questione, ed analizza il composito quadro normativo del gruppo nonprofit. Con particolare riferimento all’oggetto di trattazione monografica del volume n. 1 del 27 della rivista “Impresa sociale”, si sofferma in modo particolare l’attenzione sugli strumenti di accountability del gruppo nonprofit e del gruppo impresa sociale, dove, “lo stesso gruppo, articolato nelle sue entità, deve essere soggetto ed oggetto della comunicazione esterna sul perseguimento della missione istituzionale condivisa”.

Con riferimento ai case study:
Il bilancio sociale nell’esperienza del CSV di Trento – di Erika Costa;

Lo studio analizza l’importanza ed il ruolo del bilancio sociale nelle organizzazioni di volontariato di secondo livello, i Centri di servizio per il volontariato (CSV), in particolare quello prodotto dal CSV di Trento del 24 (che ha preso in analisi gli anni 22-24). Si analizzano in particolare, anche attraverso l’ausilio di tabelle grafiche di sintesi, le cinque parti in cui si struttura il documento, in particolare:
a) l’identità (dove emerge una descrizione generale dei CSV con particolare riferimento a quello di Trento);
b) la struttura (dove emerge una presentazione dell’assetto istituzionale ed organizzativo delle risorse umane e degli stakeholder);
c) le risorse economiche (dove sono descritte le risorse economiche a disposizione del Centro);
d) le azioni (dove si individuano le attività proposte nell’area della formazione, informazione, promozione e progettualità sociale); e) obiettivi futuri (dove si individuano gli impegni programmati per l’attività futura).

L’esperienze di bilancio sociale nella rete CGM – di Francesco Abbà e Silvia De Vogli;

L’articolo descrive l’impegno del Consorzio CGM-Welfare Italia al fine di diffondere la cultura della rendicontazione sociale all’interno della cooperazione sociale. Quest impegno si è mayterialemnte tradotto sia nell’elaborazione di linee guida per la “costruzione” della rendicontazione sociale, sia nella diffusione dell’istituto attraverso l’attività di formazione e di consulenza. Di particolare interesse l’analisi degli innovativi. Bilanci sociali di rete, bilanci sociali di “alleanza cooperativa” e bilanci sociali di territorio.

Il bilancio sociale: l’esperienza del consorzio Con.Solida – di Stefano Maines, Silvia De Vogli;

Gli Autori analizzano l’esperienza del consorzio trentino Con.Solida nella redazione del bilancio sociale, la cui prima presentazione avvenne nel 21. Attraverso la consapevolezza che il bilancio sociale è in grado di “contribuire a risolvere le criticità esistenti ed a promuovere modalità di governance e di gestione maggiormente consapevoli e partecipate”, si è avviato un processo di successiva integrazione e miglioramento della documentazione, di cui l’articolo dona ampia visione, anche attraverso l’ausilio di tabelle grafiche, che hanno ad oggetto:
a) l’organigramma del Consorzio Con.Solida, su cui si basa la struttura del rendiconto sociale;
b) la tabella conclusiva del bilancio sociale che sintetizza la partecipazione delle cooperative aderenti al consorzio alle proposte operative;
c) la provenienza e la destinazione delle risorse;
d) la misurazione (dal 24) del valore aggiunto sotto il profilo economico dell’appartenenza alla rete consortile; e) i rapporti economici tra il consorzio e le singole cooperative aderenti.

Il ruolo del capitale intellettuale nella rendicontazione del bilancio sociale: un caso di studio, – di Roberta Cuel, Fabiola Michelotti, Valentina Visioli.

L’articolo analizza l’esperienza del Gruppo Spes di Trento nella redazione del bilancio sociale e di salute. Tale gruppo opera nell’ambito dei servizi socio-sanitari a favore delle persone anziane accolte nelle residenze sanitarie assistenziali. Lo studio evidenzia come questo bilancio sociale rappresenti uno strumento di gestione e programmazione del servizio attraverso l’analisi dei dati “relativi al bilancio sociale (analizzati attraverso le teorie del capitale intellettuale) e dei dati relativi al benessere dell’utenza (del bilancio di salute)”.
Impresa sociale, n. 1 del 27, su “Aziende non profit, accountability e rendicontazione”.- Issan edizioni, Trento, 27 (copia singola 15 euro – abbonamenti (che danno diritto a ricevere i quattro numeri della rivista che escono nel corso dell’anno)hanno le seguenti quote: sostenitore 7 euro; ordinario 45 euro; esterno 8 euro; individuale 25 euro). Ufficio abbonamenti: ISSAN mail:abbonamenti@impresasociale.info).