In Sussidiarietà  e ordinamenti costituzionali. Esperienze a confronto

Un modello d'analisi basato sugli elementi costitutivi della sussidiarietà : soggetti, oggetti e asserzioni normative

Il saggio prende così le mosse proponendo un’accurata analisi etimologica e semantica del termine “sussidiarietà” per analizzare poi l’omonimo principio sottolineandone sia l’unità teoretica sia la pluralità di estrinsecazioni che dello stesso si possono riconoscere sul piano dommatico.

Ricostruendo la lunga storia del principio di sussidiarietà e arrivando fino alla sua enunciazione nel Trattato di Maastricht, l’autore descrive i diversi aspetti del principio in esame e poi si sofferma sull’analisi di alcune questioni controverse inerenti alla natura ed al contenuto dello stesso. Ci si interroga sul carattere giuridico ovvero politico del principio di sussidiarietà, sul se e come sia possibile una sua costituzionalizzazione, sul grado di intensità che deve riconoscersi al subsidium rispetto alla volontà del soggetto sussidiato, sulle implicazioni in tema di criteri ordinatori delle fonti del diritto.

Sussidiarietà federale e comunitaria
Infine si riconosce come il principio di sussidiarietà, pur partendo da una particolare interpretazione dei rapporti fra Stato e società civile, abbia trovato diverse applicazioni sempre più slegate dal concetto originario e lontane fra loro, tanto che oggi appare più corretto parlare di una “sussidiarietà comunitaria” e di una “sussidiarietà federale”. Preso atto di ciò, il saggio conclude proponendo un interessante modello d’analisi, uno schema teorico di riferimento, che, facendo propria la tripartizione elaborata da Hans Stadler, vuole evidenziare e razionalizzare gli elementi costitutivi della sussidiarietà: i soggetti, gli oggetti e le asserzioni normative.