Al via la seconda serie di In Italia

L'italiano come lingua della partecipazione nel progetto di Rai Educational e Ministero della pubblica istruzione

Passare dall’italiano come lingua dell’emergenza a lingua di appartenenza e costruzione di una nuova identità, nella consapevolezza che “conoscere la materia prima di una lingua vuol dire innanzitutto poter relazionarsi agli altri, lavorare, essere riconosciuti e riconoscere, poter ascoltare nella certezza di essere ascoltati, poter costruire o ricostruire una identità civile”, come si legge sul sito del progetto.

La seconda serie di In Italia, partita il 14 aprile, è articolata in un programma televisivo in 2 puntate di mezz’ora, in onda il lunedì, mercoledì e venerdì su Rai Edu (canale satellitare gratuito) fino al 4 giugno, secondo il palinsesto consultabile sul sito www.initalia.rai.it.

Ogni puntata è organizzata in una docufiction di 15 minuti che ha per protagonisti una famiglia straniera alla scoperta delle città itaiane, delle loro ricchezze, tradizioni, opportunità. I personaggi sono Salif Ba, un senegalese che vive in Italia con suo nipote Fela e sua moglie Olga, una croata arrivata in Italia con la figlia Anna. Anche in questa serie i personaggi si confronteranno con persone reali, soprattutto stranieri già inseriti. Ma la traccia del racconto richiamerà il mondo di Dante e la Divina Commedia, aprendo così agli stranieri uno dei maggiori tesori culturali italiani.

Dopo i filmati sarà trasmessa una scheda sulle parole dell’italiano, un riepilogo linguistico grammaticale curato da Giuseppe Patota, storico della lingua italiana.

Di grande interesse la scelta di introdurre uno spazio dedicato alla Costituzione italiana, spiegata da Armando Lamberti, docente di diritto costituzionale all’università di Salerno.

E ancora: la bussola per orientarsi nei contesti affrontati dalla docufiction e le “cartoline d’Italia” (una piccola guida culturale)

Sul sito web, una specie di “Quaderno on line”, oltre ai materiali della prima edizione verranno caricati i filmati di tutte le puntate, i testi stampabili, le informazioni di servizio, i link utili e gli esercizi.

Che altro dire? A quanto pare ogni tanto la Rai sa ancora essere servizio pubblico e supportare i percorsi di cittadinanza attiva che possono trovare, nel mezzo televisivo e multimediale, un potente alleato.