Una studentessa di Cosenza, laureatasi a novembre presso la facoltà di Scienze politiche dell’università La Sapienza di Roma in Scienze per la cooperazione e lo sviluppo, ha deciso di seguire il nuovo master ‘Comune, cultura politica e società civile. Sviluppare competenza e processi per la cittadinanza attiva‘ organizzato dall’Università di Siena, facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo.
"Ero veramente disorientata dopo la laurea specialistica" racconta "non facevo altro che ripetermi: e adesso? Lo studio era ufficialmente finito, ma non avevo ancora idea di cosa fare della mia vita. Il mondo del lavoro lo percepivo ancora lontano, non mi sentivo all’altezza, avevo bisogno di chiarirmi le idee, ma non riuscivo a capire come. Di lavoretti vari per mantenermi ne avevo fatti moltissimi, ma il solo pensiero di cimentarmi nel tanto atteso salto, cercando seriamente un lavoro vero e duraturo oltre che qualificato, mi spaventava a morte. Poi un giorno, navigando su internet, trovai il bando riguardante un nuovo master alla sua prima edizione. Lo sconforto lasciò il posto alla curiosità e dopo aver letto per esteso il programma formativo, l’entusiasmo è divenuto dominante su tutti gli altri sentimenti. L’argomento mi piaceva e le modalità di apprendimento essendo sia teoriche che pratiche…finalmente" aggiunge sorridendo " erano ben assortite con il piano di studio."
In effetti l’assetto formativo che questo nuovo master di primo livello offre, è davvero accattivante. L’ambizioso obiettivo di formare una figura professionale completamente nuova, si sposa perfettamente con l’esigenza vivissima di coordinare, oltre che stimolare, i numerosi input sociali volti alla partecipazione attiva nell’ambito dei più disparati contesti contingenti i soggetti operanti. Gli studenti di questo nuovo corso avranno modo di affinare ed approfondire le proprie conoscenze interdisciplinari che spaziano dalla sociologia alla storia, dalla filosofia alla scienza politica, dall’economia alla storia delle culture. Potranno inoltre affrontare tematiche a loro particolarmente vicine, utilizzando tecniche di comunicazione appropriate ed efficaci, oltre che rimanere in costante contatto, attraverso le attività di laboratorio, con i fenomeni contemporanei di cittadinanza attiva. La frequenza obbligatoria, oltre ad essere didatticamente funzionale, è un’ulteriore conferma della costante necessità di un atteggiamento operativo.
Buon lavoro!