La sussidiarietà , questa sconosciuta!

àˆ fondamentale rendersi conto che i cittadini possono essere reali alleati dell ' amministrazione, rappresentando valore aggiunto

Corona Perer parla di una riappropriazione dell’essere cittadini, di un’Italia di grandi italiani che devono raggiungere “l’adultità” del loro essere cittadini, attraverso la cura dei beni comuni. Lo spunto è dato dall’anniversario dei 15 dell’Italia Unita. L’anniversario fa da input o da scenario. Si ricorda la frase di Giorgio Napolitano per cui “siamo tutti parte di qualcosa di più grande”. Poi, il discorso trascende e si ricollega alla tavola rotonda sul tema: "Le istituzioni dell’autonomia e l’autonomia dei cittadini: un’idea circolare della sussidiarietà”, promossa dalla Scuola di Preparazione Sociale e dalla Regione Trentino Alto Adige e tenutasi recentemente a Trento.

Il discorso di Corona Perer continua citando l’intervista a Gregorio Arena, presidente di Labsus e professore dell’università di Trento, sul tema della sussidiarietà. Direttamente recensita dal giornale “Sentire”, l’intervista di Gregorio Arena, si incentra sulla capacità dei cittadini e delle istituzioni pubbliche di cooperare per il raggiungimento di interessi collettivi e per la cura dei beni comuni. L’idea di base è quella, già espressa nel volume “Il valore aggiunto”1, curato da Gregorio Arena e Giuseppe Cotturri, ossia che “laddove l’ente non può, può arrivare il cittadino anche con forme private di gestione del bene comune, ma le istituzioni devono favorire questo percorso, integrarlo nel fare amministrazione, sostenerlo, riconoscerlo quanto meno”.

L’intervista al presidente di Labsus

Nell’intervista si indagano diversi aspetti della sussidiarietà e della cittadinanza attiva. Viene, ad esempio, precisato il ruolo delle istituzioni e l’importanza che il “favor” (si veda l’art. 118 della nostra Costituzione) trovi forme efficaci ed effettive di espressione. A ciò si lega la necessità che i soggetti della Pubblica Amministrazione si “formino” – per così dire – sul tema della sussidiarietà, seguendo quell’input innovativo che ha avuto inizio con la riforma del Titolo V ma che poi non ha riscosso l’auspicato seguito. È fondamentale rendersi conto – continua il Presidente di Labsus – che i cittadini possono essere reali alleati dell’amministrazione, rappresentando valore aggiunto, capitale sociale per il territorio e per la collettività. Si specifica, inoltre, come i cittadini attivi non necessitino necessariamente di un incentivo di tipo materiale. Al contrario, il riconoscimento morale e la legittimazione istituzionale costituiscono spesso incentivi molto efficaci per questi cittadini, proprio come avveniva con le “social pressure” a cui si riferiva Elinor Ostrom quando parlava di Commons.

Il Professore spiega, a questo punto, la nascita di Labsus, come un laboratorio per la promozione e lo studio del principio di sussidiarietà e cita, come esempio emblematico italiano di sussidiarietà, il caso del comune di Reggio Emilia2. Labsus, al momento, si sta interessando particolarmente del concetto dei beni comuni e die vari possibili modi per prendersi cura di essi. Questo, nell’idea che la cura del bene comune costituisca un messaggio più diretto e comprensibile per i cittadini.

La metafora della valanga

Gregorio Arena conclude la sua intervista con una metafora. Secondo il presidente di Labsus, le cose della sussidiarietà sono come una valanga, che prima o poi comincerà a scendere giù irrefrenabile, apparentemente innescata dal nulla, in realtà preparata nel tempo da milioni di fiocchi di neve posati. Questi fiocchi ora non fanno rumore, ma la valanga ci sarà: il Professore è fiducioso e aspetta di vederla arrivare.

1. Gregorio Arena e Giuseppe Cotturri, Il valore aggiunto: come la sussidiarietà può salvare l’Italia, Carrocci Editore, 21. Si veda il link. Per la recensione, si veda il link.

2. Si veda l’articolo di Giuseppe Mimmo, I reggiani, per esempio, Labsus.org.