Un giardino segreto, che regala momenti di interrelazione, nel cuore della città 

Amministratore di condominio? No, si può collaborare!

Con l’obiettivo di raggiungere una migliore vivibilità , dentro la Torino tradizionale ne sta nascendo una verde. Dopo iniziative come Bike Pride, lo Slow Food Day, il Festival Smart City Days e il Pranzo degli Avanzi, dopo che la città  ha ospitato il convegno Nutrirsi di Paesaggio, Torino ha deciso di candidarsi, nel 216, come Capitale del Paesaggio.

Un premio particolare è arrivato direttamente da Legambiente all’iniziativa Our Secret Garden dello STUDIO999, premiata come Innovazione Amica dell’Ambiente, nel 21.

L’idea di riqualificare un edificio ottocentesco nel cuore di Torino, nasce dallo STUDIO999 di architettura, che vuole lanciare un progetto pilota non solo dal punto di vista ambientale, con l’istallazione di un orto sul tetto, ma anche e sopratutto sociale, creando spazi di condivisione e di scambio di competenze. Grazie ai risultati pratici ottenuti nel quartiere, l’idea di STUDIO999 è quella di riprodurre il loro progetto, creando una rete di orti nelle città . Il primo passo è però far prendere consapevolezza alle persone dei forti vantaggi che produce l’avere il proprio orto sul tetto:

  • miglioramento energetico in grado di abbassare anche del 3% i costi di riscaldamento e di condizionamento
  • vantaggio di un ottimo isolamento e lo sfruttamento della terra come inerte naturale
  • l’acqua meteorica viene in buona parte assorbita dal terreno e quindi utilizzata in modo cosciente e non sprecata
  • circa il 15% della propria dieta alimentare è ricavabile dai prodotti dell’orto.

Torino è consapevole dell’importanza delle attività  condivise. E ne sono consapevoli anche e soprattutto i govani torinesi dell’università  che hanno dato vita, col patrocinio dalla Città  di Torino e dalla fondazione Torino Smart City ad un progetto che evidenzia come le buone pratiche permettono di ridurre i consumi di risorse naturali, contemporaneamente, migliorando la qualità  di vita.

Il progetto Torino Smart Idea prevede un condominio con circa 5 inquilini, che si relazionano all’insegna della condivisione, collaborazione e sostenibilità , condividendo spazi, oggetti, tempo, energie e competenze, scandite da una banca del tempo.

Questi esempi di condomini virtuosi hanno lo scopo, ambizioso e al passo coi tempi, di dimostrare che è possibile arrivare ad essere, attraverso la collaborazione e condivisione, una comunità  autosufficiente e sostenibile che può cosìrapportarsi con le istituzioni come soggetto virtuoso.

Vivi bene, vivi cohousing

E’ dagli anni ‘7 che nel Nord Europa e negli USA, si va consolidando quel nuovo modello di abitare del cohousing , ovvero abitazione collaborativa; modello che sostituisce al vivere individualisticamente un nuovo spirito più sociale e cooperativo che si rivela inoltre meno costoso e più efficiente. La vita condominiale, affrontata insieme diventa più sostenibile; grazie allo scambio di tempo e competenze e alla condivisione degli spazi comuni, si giunge a soluzioni di economia etica che danno un loro apporto positivo al problema dell’inquinamento, con iniziative come il car sharing, book sharing, la spesa collettiva, l’istallazione di orti sui tetti complementari anche per la riqualificazione del paesaggio, ormai soggetto alla cementificazione spietata.

Bolzano in tema di condivisione e ambiente è un esempio italiano virtuoso. L’amministrazione, al fine di sensibilizzare ed avvicinare i cittadini su temi ambientali, destina degli incentivi e sgravi fiscali per chi implementa progetti sostenibili come orti urbani.

In Italia si stimano oltre 5mila metri quadrati, di superficie impegnata in orti urbani. La diffusione di tale pratica la si deve in gran parte a social network come Growtheplanet e ad iniziative come quella di Italia Nostra che si sono impegnate a creare una rete di orti urbani a livello nazionale. Italia Nostra, dopo che ha da poco rinnovato il Protocollo del 28, con l’ANCI, ha raccolto nuovi partener da quest’anno: il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali e l’Associazione Res Tipica.

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