L ' Università  senese lancia l'idea di raccontare in 140 caratteri il proprio territorio

@LandscapeEducational @MPaesaggio Il paesaggio è la casa dove viviamo collettivamente #paesaggioedu

Sotto la guida dell’ideatrice dell’iniziativa, la professoressa Cristina Capineri, gli esperti del Ladest (Laboratorio di analisi economico, sociale e territoriale dell’Ateneo senese), filtreranno, attraverso un software ad hoc, tutti i messaggi inviati dal territorio nazionale. Tra tutti i tweet raccolti, verranno scelti i due migliori che saranno riconosciuti con il premio ” Miglior Amico del @Paesaggio 2013 ” .
” Il paesaggio, l’attimo in cui la natura si ferma, manifestandosi in tutta la sua immensa bellezza incontaminata #paesaggioedu ” – ” Il paesaggio: un capolavoro tra ambiente, tradizione e storia. E’ l’anima vibrante di una terra. #paesaggioedu ” . Ancora: ” Il paesaggio è la metastoria del rapporto tra gli esseri umani, il tempo, gli oggetti e l’ambiente #paesaggioedu @Landscape_Edu #unesco ” . Sono solo alcuni esempi di come i cittadini stanno partecipando a quella che è la prima mobilitazione social che mira a tutelare ciò di cui è essenziale avere cura, l’ambiente in cui viviamo, il territorio che ci ospita. E’ importante che singoli cittadini, studenti, adulti e giovani, prendano consapevolezza di ciò che li circonda e che gli fornisce tutto ciò che gli è utile per vivere.

Obiettivo dell’iniziativa

Una campagna di sensibilizzazione per conoscere, tutelare, migliorare il territorio fatta di condivisione e comunicazione sul web. L’idea è quella di puntare i riflettori sull’importanza della tutela del paesaggio e del patrimonio culturale che ci circonda, raccontando il proprio impegno attraverso foto, commenti, opinioni da condividere su Twitter usando l’hashtag #paesaggioedu.
I social possono essere molto influenti sulla formazione dei giovani e l’iniziativa si pone proprio in quest’ottica, sfruttare il potenziale educativo di Twitter per sensibilizzare sul delicato ed attuale tema della difesa del paesaggio.
Nell’ambito della campagna inoltre, promossa anche in collaborazione con il  Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga e della Società  di Studi Geografici di Firenze, verrà  anche pubblicato online un rapporto basato sulla analisi dei contenuti e della distribuzione geografica dei tweet ricevuti.

Beni comuni e web 2.0

La tutela dei beni comuni e il web 2.0 si fondano su logiche molto simili, quelle della condivisione e della partecipazione. Ecco allora che, nel diffondere l’educazione alla tutela dei beni comuni, può diventare una strategia efficace per ottenete risultati concreti utilizzando le piattaforme e le risorse che la rete offre. Sempre più diffuse infatti sono le piattaforme di condivisione attraverso cui ci si organizza per diversi tipi di attività , come ad esempio: share economy, car sharing e banca del tempo.
La rete permette rapidità  nel creare comunità  e divulgare notizie. Ma ancora più importante è quando le comunità  create sul web prendono forma nella realtà  con azioni concrete di partecipazione e condivisione che vanno a generare valore sociale. Per queste ragioni la rete può diventare uno strumento essenziale, grazie al suo potenziale educativo, per avvicinare le nuove generazioni a temi come quello della tutela del territorio.

luciamoscaa@gmail.com

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