A Milano apre il secondo Social Market per la famiglie più bisognose

Il Social Market in aiuto alle famiglie più bisognose

Terza Settimana è una onlus nata da un’idea di alcuni insegnanti di religione di Torino che ispirandosi ai principi della solidarietà  sociale e del welfare comunitario hanno pensato di creare una rete di Social Market con lo scopo di garantire un auto-sostentamento alle famiglie più bisognose. Il primo supermercato di questo tipo è nato proprio a Torino nel marzo 2013 con lo scopo non di fare la carità  ma di ridare dignità  a delle persone che hanno perso il lavoro o a dei giovani che non lo trovano: infatti, sono coinvolte differenti tipologie di persone, dagli anziani ai bambini. L’obiettivo è di garantire un sostegno alimentare a tutte quelle persone che sono in temporaneo stato di necessità  attraverso lo sviluppo di un welfare misto tra pubblico e privato che si ispiri al principio di sussidiarietà : un welfare che parte dal basso, in cui i cittadini volontariamente aiutano dei loro concittadini in difficoltà  creando e gestendo a titolo gratuito e volontario dei supermercati sociali.

I Social Market di Milano

Dopo il successo del primo social market, aperto nell’ottobre 2013 in un locale confiscato alla mafia in via Leoncavallo, a Milano,  verrà  aperto un secondo supermercato di questo genere in via Sebastiano del Piombo, in un locale donato dalla Fondazione Mike Bongiorno. Il 30 marzo si è svolto un incontro intitolato ” Percorsi di secondo welfare: l’esperienza dei social market come forma di contrasto alla povertà  alimentare ” moderato dalla giornalista Rai e volontaria dell’associazione Terza Settimana Federica Balestrieri.  Si è parlato di come le associazioni di volontariato possano dare maggiore concretezza alle politiche sociali dei Comuni agendo come punto di raccordo tra le famiglie indigenti e le amministrazioni al fine di garantire a tutti accesso a beni di prima necessità . Il nuovo Social Market di Milano prevede che,al costo massimo di 20 euro di spesa ,venga dato un paniere di prodotti completo. Questo è possibile perché questi supermercati si riforniscono direttamente dai grossisti abbattendo cosìi costi del 25%.  I beneficiari sono segnalati ai Social Market dai servizi sociali, dai Comuni o da altre associazioni come la Caritas che coprono parzialmente o totalmente la quota di spesa. E’ previsto anche un servizio di distribuzione a domicilio di frutta e verdura per anziani e disabili che non possono recarsi nei negozi. Il progetto mira a coinvolgere nel volontariato non solo i beneficiari dello stesso, ma anche i  ragazzi di scuole superiori che in cambio ottengono crediti formativi. L’attività  di questi supermercati sociali si basa sulla solidarietà  della gente: basti pensare che il primo negozio è stato aperto grazie al crowdfunding  (raccolta fondi online). E’ importante anche la collaborazione con amministrazioni pubbliche e private ma anche e, soprattutto, il lavoro di persone comuni che credono nel progetto. Il presidente dell’associazione Terza Settimana, Bruno Ferragatta, sta cercando contatti per aprire due nuovi negozi a Catanzaro e Venezia e per fare questo la materia prima indispensabile sono i volontari.

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