" La città  è troppo piena di mattoni, bisogna avvicinarsi di più alla bellezza della natura "

Antonio ha trasformato un angolo della città  di Roma in un piccolo giardino urbano, cosìda renderlo più bello e far riavvicinare i cittadini alle bellezze che la città  può offrire

Roma, si sa, è la città  eterna, piena di scorci meravigliosi e monumenti rinomati in tutto il mondo, ma allo stesso tempo ricca di contraddizioni: alle bellezze architettoniche contrappone zone degradate e lasciate all’incuria generale. Il rione Monti è un quartiere molto antico, che confina con l’Esquilino e la Roma dei Fori Imperiali, oggi luogo di ritrovo per moltissimi giovani della capitale. E’ su una delle vie principali del quartiere che troviamo Antonio, un clochard che da un paio di mesi a questa parte sta svolgendo un’interessante opera di riqualificazione della scalinata che affianca la fermata metro di Cavour. Antonio ha 35 anni e sin da adolescente ha dimostrato di avere una passione e una propensione per l’arte, e proprio per questo ha scelto di frequentare l’istituto d’arte, dove ha potuto coltivare questo suo interesse. La sua vita in giro per le città  italiane lo ha portato, inoltre, ad imparare ben cinque lingue, ad appassionarsi a discipline orientali come il muay tai che prevede anche una buona dose di meditazione.

L’iniziativa del clochard-fioraio

Il clochard ha quindi deciso di ripulire la gradinata piena di sporcizia del rione e di riempirla di piantine e fiori colorati ma anche di disegni e applicazioni artistiche. Con poche mosse Antonio ha trasformato questo angolo della città  in un piccolo giardino urbano, cosìda renderlo più bello e far riavvicinare i cittadini alle bellezze che la città  e il verde possono offrire. Stimolato dalla sua creatività , per San Valentino Antonio ha voluto ricoprire di cuori la scalinata, per fare un regalo a tutti gli innamorati che avrebbero percorso la scalinata quel giorno. Lo stesso clochard, in un’intervista, ha dichiarato che ormai la vita si concentra esclusivamente su lavoro, computer e cellulari super tecnologici, e per questo spera con il suo progetto di far riavvicinare le persone alla bellezza della natura, non solo per il breve tratto di strada che devono percorrere prima di prendere la metro e immergersi nei ritmi frenetici della città , ma nella vita capitolina tutta.

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