La metodologia brasiliana per la prima volta applicata in Italia

"Lo scopo principale era creare comunità  e per farlo abbiamo utilizzato come mezzo la riqualificazione partecipata"

L‘Oasis Game è uno strumento di mobilitazione collettiva per il raggiungimento di un obiettivo comune composto dai seguenti sette passi:
L’OSSERVAZIONE APPREZZATIVA: il primo passo prevede la capacità  di riconoscere la bellezza dell’ambiente e della comunità  che ci circonda scoprendone in questo modo le infinite possibilità  ed i punti di forza.
L’AFFETTO: il secondo passo consiste nel creare dei legami e coltivare delle relazioni affettive all’interno della comunità .  Attraverso l’ascolto e la messa in mostra dei propri talenti si favorisce empatia con il prossimo e si sviluppano le capacità  necessarie per portare avanti un lavoro collettivo.
Il SOGNO: il sogno inteso come spinta per il cambiamento, significa pensare a ciò che vorremmo realizzare e attivarsi per renderlo possibile.
LA CURA:  dalle singole idee nasce un sogno collettivo di cui bisogna tener cura attraverso una pianificazione attenta di strategie e progetti volti a soddisfare le aspettative di tutti.
IL MIRACOLO/L’AZIONE: in questa fase si passa all’azione realizzando finalmente il sogno comune grazie al contributi e le capacità  di tutti i partecipanti.
LA CELEBRAZIONE: in questa fase avviene il riconoscimento e il ringraziamento per il contributo di ognuno al  risultato collettivo.
LA  RI-EVOLUZIONE: l’ultimo passo è quello che guarda al futuro aprendo ad un nuovo ciclo di sfide, sogni e trasformazioni da portare avanti collettivamente.

L’Oasis Game  arriva in Puglia

Questa metodologia di lavoro dal Brasile ha raggiunto l’Italia e precisamente il comune di Ceglie Messapica in provincia di Brindisi dove, grazie all’intervento dei cittadini e dell’associazione Comunitazione,  è stato possibile riqualificare due spazi verdi del quartiere Abbasc’ a Menele costruendo anche un’area giochi per i bambini.
Giulio Ferretto di Comunitazione ci ha spiegato come si sono svolti i lavori:

Come nasce il vostro progetto?
Comunitazione nasce grazie ai finanziamenti del bando Principi Attivi della regione Puglia, lo scopo era quello di sperimentare nuove modalità  di comunicazione che portassero alla riscoperta delle relazioni umane. Partendo da questa idea abbiamo realizzato un percorso di formazione che poi portasse ad un intervento di riqualificazione su un quartiere periferico di Ceglie. Lo scopo principale era creare comunità  e per farlo abbiamo utilizzato come mezzo la riqualificazione partecipata applicando la metodologia di lavoro Oasis che rispondeva molto bene alle nostre esigenze.

Come si è svolto il vostro percorso e qual è stato il momento più significativo?
Sul quartiere abbiamo applicato tutti i passi previsto dalla metodologia Oasis, abbiamo iniziato a conoscere le persone realizzando interviste e cominciando in questo modo a capire quali fossero le bellezze nascoste all’interno del quartiere e cercando gli spazi a cui dare valore. Abbiamo inoltre chiesto agli intervistati quali fossero le loro passioni allo scopo di organizzare la festa dei talenti cioè un’occasione in cui le persone possono mostrare agli altri cosa amano fare. Secondo la nostra esperienza la condivisione delle proprie passioni crea un’empatia molto forte ed una immediata relazione con le persone, cioè il passaggio fondamentale per realizzare poi un progetto di questo tipo. Per noi era molto importante stabilire delle relazioni con il quartiere ed il nostro progetto difatti è durato un mese, quando la metodologia originaria ne prevede l’attuazione in circa una settimana.

Qual è stata l’accoglienza del quartiere per questo tipo di progetto?
Non è stato facile entrare in relazione con gli abitanti del quartiere dato che nessuno di noi era originario di Ceglie, per questo abbiamo collaborato con un’associazione musicale che operava già  da tempo sul territorio. Per noi fondamentale è stato spiegare nel dettaglio cosa saremmo andati a realizzare e quando, spargendo programmi un po’ ovunque per rassicurare chi avesse voluto partecipare. Dopo questo primo momento la partecipazione è stata molto forte e sentita durante tutto il percorso: dalla raccolta di idee fino alla celebrazione finale, un momento molto bello per tutti.

Dopo questa esperienza positiva quali sono i prossimi progetti?
Come associazione il sogno è quello di portare la metodologia Oasis in giro per l’Italia, dato che è stata applicata per la prima volta proprio qui mentre in Europa è già  stata applicata con successo in Olanda, Inghilterra, Spagna. Per questo stiamo realizzando un crowdfunding per permetterci di partecipare alla formazione che si terrà  a luglio in Brasile. Inoltre, dopo questa esperienza positiva abbiamo instaurato una bella relazione con l’amministrazione di Ceglie che ha supportato il nostro progetto e con la quale abbiamo in programma di intraprendere il percorso per adottare il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei  beni comuni urbani.

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