Prende il via in sei città  toscane il progetto per creare una rete di orti urbani regionali

L'obiettivo dell'iniziativa è trasformare l ' agricoltura urbana in un momento per socializzare e valorizzare la cultura del cibo sano

E’ stato firmato ad ottobre un protocollo d’intesa, tra i diversi enti, per la realizzazione del progetto  100 mila orti in Toscana  che prevede la costituzione di un tavolo di lavoro finalizzato alla sperimentazione di un nuovo ” modello di orto urbano toscano ” . L’obiettivo è quello di creare una rete di  spazi verdi  fruibili da tutti i cittadini e collegati dentro un sistema in cui sono inseriti servizi, spazi comuni,  punti di aggregazione e vita sociale.
I sei comuni in cui verrà  sperimentata per prima l’iniziativa hanno il compito di costituire un gruppo di lavoro per la definizione delle modalità  di attuazione del progetto nonché quello di individuare gli spazi verdi, ottenuti  riqualificando zone pubbliche  o coltivazioni fuori terra, che verranno ” adottati ” da giovani, anziani ed associazioni di volontariato.

Obiettivi e tempi del progetto

100 mila  orti in Toscana è il sesto punto del programma di governo per l’attuale legislatura ed è mirato alla realizzazione di  orti urbani  per  migliorare la salute e il mangiar sano. Il progetto dovrà  cercare di diffondere il modello di orto urbano in tutto il territorio regionale e di sensibilizzare gli altri comuni verso la sua progressiva adozione. L’obiettivo non è solo di incrementare il numero di appezzamenti disponibili per gli interessati, ma di diffondere la filosofia che sta alla base del progetto:  trasformare l’agricoltura urbana anche in un momento per socializzare, valorizzare le tradizioni locali e scambiarsi informazioni sulle tecniche di coltivazione.
Il programma dell’iniziativa prevede che i comuni possano far partire il progetto entro il 31 dicembre 2016 ma i primi  terreni saranno  assegnati già  all’inizio del 2016 ai cittadini che ne faranno richiesta, tramite bando o tramite le associazioni, per coltivare verdure nelle proprie città .
L’iniziativa è molto ambiziosa,  si prefigge  difatti di proporre un modello di agricoltura sociale che vedrà  il diretto coinvolgimento dei giovani e degli istituti scolastici che coltiveranno i prodotti per l’auto-consumo. Per questo è stata inserita anche nel progetto  GiovaniSì,  progetto della regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

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