Parte il 28 settembre la V edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile: la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sulla sostenibilità. Grande attenzione al tema dei Beni comuni

«È possibile contribuire in prima persona alla realizzazione di un futuro sostenibile». Utopia? Ambizione idealista e ingenua? No, è l’invito – concreto – che fanno i responsabili dell’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), la rete di più di 300 organizzazioni della società civile italiana attiva sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale, che, con il supporto di molti partner, presenta la quinta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile.
Il Festival è «la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs)». Si svolge in modalità mista, sia “in presenza” che on-line dal 28 settembre al 14 ottobre.
Migliaia le iniziative organizzate nei quattro anni precedenti, proposte a un pubblico fatto di soggetti e persone diverse per estrazione e cultura, con la finalità di coinvolgere, includere e dare voce alla società italiana e rendere condiviso un percorso per un futuro sostenibile. Al momento sono più di 180 quelle in calendario quest’anno, ma c’è tempo per proporne altre. Grande varietà di format: convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari e molto altro.
«Partecipando alle iniziative si potranno aumentare conoscenze e consapevolezza sui temi dello sviluppo sostenibile, far circolare informazioni, condividere buone pratiche e stimolare idee e politiche, con l’obiettivo di mantenere gli impegni sottoscritti dal nostro Paese all’Onu nel 2015».
L’Alleanza valorizzerà le iniziative che faranno parte del cartellone attraverso operazioni di comunicazione e diffusione. È molto ricco il programma della V edizione del Festival; tra gli appuntamenti previsti si segnalano tre eventi organizzati direttamente dal segretariato dell’ASviS e altri 18 incontri di rilevanza nazionale.
In questo articolo segnaliamo quelli più legati (in modo diretto o indiretto) ai temi di Labsus: i Beni comuni, la qualità della vita nelle Città, le comunità che si creano intorno all’idea e allo spirito di fondo (oltre che alla pratica) dell’Amministrazione condivisa.

Si parte dall’idea di Comunità

Cominciamo con il ciclo di eventi organizzati dal Comitato promotore Rete Beni Comuni: il 1° ottobre Prospettive comuni – Infrastrutture strategiche – Reti energetiche, digitali, sociali: il cittadino al centro. Il secondo, l’8 su Prospettive comuni – Conoscenza ed educazione – Condivisione dei saperi e delle competenze per un apprendimento continuo ed esperienziale. Entrambi i webinar potranno essere seguiti sulla pagina Facebook della Rete.
Intrigante e puntuale è l’evento “Le 5 P per il futuro: l’Agenda dei giovani per la ripresa e la resilienza“, promosso dalla Città metropolitana di Milano, dal Gruppo Cap e dall’Ordine degli avvocati di Milano, previsto il 29 settembre. Le P alle quali si fa riferimento sono i «concetti chiave sui quali si basa la Strategia nazionale dello sviluppo sostenibile cioè Partnership, Pianeta, Persone, Prosperità e Pace». Anche questo evento potrà essere seguito in streaming.
Altrettanto interessante, proprio per l’idea che lo genera, è l’incontro previsto il 14 ottobre ed organizzato dall’Associazione Pensare il domani, dal Cesvol Umbria sede di Terni e dal Crisu (Centro ricerca in sicurezza umana di Unipg), dal titolo “Passioni e virtù per una ‘buona’ convivenza in una comunità di destini“. Invero, si tratta della presentazione di un ciclo di sette incontri di riflessione, aventi per oggetto «le parole chiave della “buona convivenza”, per una riflessione sulle passioni e sulle virtù, sia individuali che di comunità, presupposto del “buon vivere”, quale base della sostenibilità e della resilienza sociali». Gli incontri, a cadenza mensile, si svolgeranno nel periodo tra ottobre 2021 e maggio 2022.
Sempre il 14 ottobre, grazie all’impegno del Comitato lab00 onlus, si parlerà di “spesa sospesa” quale modello innovativo per trasformare lo spreco in risorsa, promuovere l’economia sociale a supporto dei territori.
Il 12 ottobre è previsto il “Lancio pubblicazione: le buone pratiche degli enti locali sugli SDGs”, a cura di Aiccre (Associazione italiana per il consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa); mentre, il 29 settembre (a Roma) e il 6 ottobre (a Milano) sono previsti due appuntamenti, che avranno ad oggetto delle riflessioni sulle “utopie realizzabili”. Entrambi gli eventi, dal titolo “Dialogo sulle utopie realizzabili“, saranno curati da Bottega filosofica.
L’8 ottobre, a Bolzano e provincia, l’appuntamento “Urban play per l’Agenda 2030“, promosso da Studio Comune, prevede un percorso a tappe sui 17 Obiettivi dell’Agenda; due i risultati che si intendono perseguire: da una parte, quello di sensibilizzare la cittadinanza sui diversi temi dello sviluppo sostenibile; dall’altra parte, quello di attivare organizzazione pubbliche e private valorizzando il loro contributo.

Obiettivo 11: le città al centro di molti eventi

All’interno del Festival un ruolo del tutto particolare è quello riconosciuto alle città, argomento centrale di diversi eventi.
Ad Aosta, il 24 settembre, è previsto un incontro promosso da Assifero – Associazione italiana fondazioni e degli enti filantropici, su “Il valore delle fondazioni di comunità nella costruzione del futuro che vogliamo“. Altrettanto interessante è il “Creativity forum – Carrara for the Unesco Creative cities”, organizzato dal Comune di Carrara, dalla Città creativa Unesco per l’artigianato e le arti popolari Fondazione Cassa di risparmio di Carrara, che si terrà dal 24 al 26 settembre.
Dal 28 settembre al 2 ottobre, nella città di Livorno, è organizzato l’evento “ScaLIurbani / Resilient communities”, affinché anche l’architettura contribuisca «in modo significativo al miglioramento della qualità della vita».
A Terni, il 30 settembre, l’Associazione Pensare il domani! e Federmanager Terni cureranno l’evento “Quando la città respira…Idrogeno“; di ambiente si parlerà anche il 1° ottobre a Milano, nell’incontro “Le città circolari come acceleratori nella soluzione di sfide globali“, promosso dal gruppo Enel.
La tematica ambientale sarà l’argomento centrale anche nell’appuntamento “Idee e prospettive per una comunità sostenibile“, previsto l’8 ottobre, nella martoriata Taranto, e organizzato dal Comune di Taranto e dall’Università degli studi di Bari ‘Aldo Moro’.
Le città delle donne: le città del futuro, sostenibilità, sicurezza e integrazione, in una prospettiva di genere” è il titolo dell’incontro on-line, che si terrà il 9 ottobre, promosso dagli Stati generali delle donne, Alleanza delle donne, Sportello donna, Fondazione Gaia.

Due appuntamenti da non perdere

Il 1° ottobre l’appuntamento è con “Comunità resilienti: the status quo is not an option“, un evento che si potrà seguire in streaming sulla pagina Facebook dell’ASviS e sul canale YouTube ASviS.
Sul sito del Global Forum on Democratizing Work, il 6 ottobre, si terrà il webinarIl lavoro come cooperazione e come bene comune”, al quale prenderanno parte esperti internazionali, come: V. Bogoeski (Amsterdam University), M. Kullmann (Amsterdam University), A. Zbyszewska (Carleton University), P. Tomassetti (Aix-Marseille University).