Il presidente di Labsus appare sul Sole 24 Ore

Da un modello di welfare " Stato-centrico " ad uno pluralista

A prendere parte all’evento, tra gli altri: Gregorio Arena, presidente di Labsus; Franco Bassanini, presidente di Astrid e membro del comitato scientifico di Labsus; Giuseppe De Rita, presidente del Censis; Antonio Marzano, presidente del Cnel.

La notizie è apparsa in un articolo del Sole 24 Ore, del 16 febbraio 29, dal titolo “Non profit arma vincente per rilanciare il welfare” (vedi allegato). In questo articolo, vengono riprese le tesi fondamentali dell’opera di Emanuele Emanuele e il presidente di Labsus viene citato tra i relatori di spicco che hanno partecipato alla presentazione del volume.

L’idea di fondo dell’opera consiste nella possibilità, e forse necessità, di definire un nuovo rapporto tra lo Stato e il Terzo settore. A quest’ultimo, è possibile devolvere compiti e responsabilità, passando da un modello di welfare per così dire “Stato-centrico”, ad uno pluralista, che vede un sempre maggiore coinvolgimento del mondo del non profit. In questo nuovo relazionarsi degli stakeholders del welfare, un ruolo particolare viene rivestito dal principio di sussidiarietà, di cui all’art. 118 della Costituzione della Repubblica Italiana. Se tuttavia, i cittadini attivi rappresentano una risorsa fondamentale, all’interno del nuovo modello di società che si sta venendo a configurare nel nostro Paese, d’altra parte, si deve riconoscere il ruolo di promozione della cittadinanza attiva che riveste il Terzo settore. Allo stesso tempo, è necessario facilitare l’espletarsi di tale ruolo di promozione, attraverso, ad esempio, una disciplina fiscale che favorisca, o che almeno non penalizzi, le attività non profit.

Sembra che i temi della sussidiarietà siano destinati ad acquisire un valore sempre maggiore, all’interno del più ampio dibattito sullo Stato sociale e sul modello, in conclusione, di società che l’Italia sarà in grado di definire e implementare. In questo dibattito, Labsus e il suo principale portavoce, Gregorio Arena, sembra si stiano ritagliano uno spazio sempre maggiore di riflessione e iniziativa.