ComEaprire il cuore alla ragione - ComE ragionare con il cuore

Un incontro di riflessione ed immedesimazione nelle condizioni di colui che deve scappare dal suo Paese per salvarsi la vita

Nel 2012 abbiamo segnalato le attività  di Volontarius in occasione dell’iniziativa che ha visto un gruppo di migranti richiedenti asilo lavorare volontariamente per tenere pulito il quartiere Piani di Bolzano dove intendono continuare a vivere.

L’integrazione sociale si insegna a scuola

Questa associazione di Bolzano, vincitrice del premio Arge-Alp con il progetto “Un seme per il futuro”, gestisce diverse strutture di accoglienza, portando avanti da anni programmi di assistenza “di strada”, percorsi formativi e di lavoro, servizi sociali e di volontariato.

Recentemente abbiamo scoperto un programma di cittadinanza attiva finalizzato allo sviluppo della persona e all’integrazione sociale. Il progetto “ComEaprire il cuore alla ragione – ComE ragionare con il cuore” è iniziato nel 2007 e prosegue ogni anno. Nell’anno scolastico 2012/2013 si sta sviluppando sulla città  di Bolzano, coinvolgendo gli studenti della scuola media “Archimede” e della scuola professionale provinciale “L. Einaudi”.

Le iniziative sono sostenute attraverso convenzioni e/o patrocini da: Comune di Bolzano, enti privati, autofinanziamento, Provincia Autonoma di Bolzano, Azienda Servizi Sociali di Bolzano.

I migranti si raccontano e si confrontano con gli studenti

Il responsabile della comunicazione di Volontarius, Roberto Defant, ci racconta che “i ragazzi delle scuole medie sono stati coinvolti in una raccolta di coperte a favore delle persone senza dimora per affrontare le rigidità  invernali. Sono state due classi (terze) che si sono poi attivate per coinvolgere tutti compagni dell’istituto, e le famiglie, nella raccolta. Gli stessi ragazzi hanno partecipato anche alla manifestazione tenutasi in piazza il 2 ottobre durante la giornata dedicata alla raccolta : ‘Un coperto una coperta’ “.

Il progetto è poi proseguito con il coinvolgimento delle persone migranti richiedenti asilo.

La struttura di questa seconda parte prevede un primo incontro di riflessione ed immedesimazione nelle condizioni di colui che deve scappare dal suo Paese per salvarsi la vita” prosegue Defantpiù questa operazione sarà  efficace e con maggiore facilità  i ragazzi riusciranno a convincere l’operatore a presentare, in un secondo incontro, la testimonianza di un giovane che ha vissuto in prima persona questo dramma. L’incontro con il testimone rappresenta sempre un momento di forte impatto emotivo, risultando coinvolgente ed efficace“.

Agli studenti delle scuole superiori, viene proposto un percorso simile nella seconda parte (la testimonianza) ma che si differenzia, a seconda delle richieste degli insegnanti, nella prima. A tutti i ragazzi viene offerta la possibilità  di trascorrere del tempo nelle strutture di Volontarius impegnandosi nei vari progetti.

Sviluppo della persona e integrazione sociale

I beni comuni al centro del progetto sono lo sviluppo della persona e l’integrazione sociale.

Defant ci spiega come l’obiettivo del loro impegno sia “riconoscere l’importanza di ognuno indipendentemente da tutto (..) con questa premessa ci confrontiamo con persone senza dimora, persone profughe, persone che si prostituiscono, persone minori che sono in Italia senza famiglia, persone che frequentano le scuole della città , persone che si incontrano quotidianamente per le strade. Persone, cioè ognuno di noi con gli altri. Gli studenti si dimostrano sempre molto motivati ed interessati ed in alcuni casi anche molto attivi prendendo parte ad alcuni dei progetti presentati a titolo di volontariato“.

Torneo (di calcio) dell’uguaglianza

A testimonianza del successo del progetto, segnaliamo infine l’iniziativa dei ragazzi della 1^ Olympia della scuola professionale provinciale “L. Einaudi” che hanno organizzato un torneo di calcio invitando un gruppo di migranti ospiti del Centro di accoglienza ex-Gorio di Bolzano.

Lo sport come opportunità  di avvicinare culture diverse; il terreno di incontro e di gioco è stato oggetto di un’ulteriore azione di cittadinanza attiva: per avere il campo in prestito infatti, i ragazzi si sono offerti di ridipingere gli spalti dello Sport City di via Maso della Pieve.

(foto tratta dal sito: www.volontarius.it)

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