In via Fondazza, l ' evoluzione dei rapporti di vicinato

" non solo nuovi rapporti d ' amicizia, ma un sostegno pratico nell'affrontare i problemi quotidiani "

Nelle grandi città , in quelle realtà  dinamiche caratterizzate da un via vai di soggetti, lavoratori e studenti, mantener viva la pretesa di ricreare il clima di vicinato tipico dei paesi è impresa assai ardua. Federico Bastiani è residente a Bologna in via Fondazza da tre anni, quella stessa via dove, al civico 36, Giorgio Morandi, uno dei grandi protagonisti della pittura italiana del Novecento, ha vissuto e lavorato tra il 1910 ed il 1964: camminando tra i portici bolognesi, in compagnia della moglie, nel caldo mese di agosto, Bastiani  non può fare a meno di constatare che   in quella via non conosceva proprio nessuno. Ha cosìinizio un progetto ambizioso che si sviluppa attraverso il potente mezzo dei social network: ” Residenti in via Fondazza ” è il gruppo chiuso creato su Facebook il 5 settembre scorso dallo stesso Bastiani con l’obiettivo di creare un punto di riferimento per i residenti di quella storica strada, al fine di socializzare, organizzare incontri, esprimere necessità  o esigenze. Dopo circa due mesi il gruppo supera i trecento iscritti.

La ” bacheca stradale ” della socialità 

L’iniziativa trae origine da un irrefrenabile bisogno di socialità  ovvero dalla volontà  di percepire la vicinanza di una comunità  che possa garantire non solo nuovi rapporti d’amicizia, ma un sostegno pratico nell’affrontare i problemi quotidiani, in un contesto in cui la dimensione politica sembra essersi spogliata di questa veste. Ecco quindi che consulenti finanziari si mettono a disposizione degli amici ” fondazziani ” , c’è chi ripara scarpe e chi si offre nella veste di traslocatore e se, poi, qualcuno dovesse aver bisogno di una baby sitter basta chiedere ai vicini, tramite il gruppo di Facebook.

Hanno aderito al progetto anche alcuni esercizi commerciali  che offrono prezzi speciali riservati ai residenti di via Fondazza: il martedì, ad esempio, è possibile usufruire di preziosi sconti presso il cinema Roma ed al civico 83 il bistrot ” Le Coq qui rit ”  riserva a cena un particolare menù per residenti ad un prezzo più basso.

Si tratta quindi di un passaggio dal virtuale al reale che si fonda su fiducia e complicità  e che genera curiosità  in Italia e nel mondo: tra gli eventi organizzati nella via vi è anche il primo Social Birthday, festeggiato da Federico Bastiani in un bar del quartiere. Iniziano cosìa prender vita progetti e iniziative, dal teatro alla musica, proprio tra quei portici dove nessuno è più solo.

Grazie allo straordinario successo ottenuto, domenica 17 novembre alle ore sedici, presso il Centro di documentazione delle donne, sito a Bologna in via del Piombo 5, in collaborazione con l’associazione Orlando, si terrà  una conferenza stampa avente ad oggetto la presentazione del progetto Social street al fine di coinvolgere i residenti non iscritti a Facebook: è inoltre prevista una discussione aperta con l’economista Loretta Napoleoni sui temi dell’economia partecipativa e della pop economy.

Ulteriori informazioni sono reperibili al sito internet http://www.socialstreet.it/

 

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