Le riflessioni dell’Autore prendono spunto dal libro di Paolo De Carli: "L’emersione giuridica della società civile con particolare riguardo alle azioni di sviluppo economico e ai servizi alla persona".
Elemento centrale è la figura del contratto "strumento di autodisciplina anche nell’ambito della gestione degli affari dell’intera comunità" che però risulta "sfigurato" nei rapporti tra pubblica amministrazione e privati cittadini. Non si è realizzata per l’Autore quella rivoluzione dei rapporti tra pubblico e privato poichè queste due ultime categorie "non sono rimaste nell’ambito del razionalismo giuridico" ma hanno costituito "le coordinate in cui si è sviluppato il disegno della nostra organizzazione giuridica, d’impronta chiaramente statalista".
Su questi presupposti il principio di sussidiarietà viene promosso come elemento in grado di superare le dicotomie e consentire al singolo di "riprendere il suo posto al centro della scena giuridica".
L’analisi di Franzese si snoda dettagliatamente nell’esame delle origni e delle conseguenze dell’emersione giuridica della società civile e del suo atteggiarsi rispetto allo Stato.